Xi Jinping in Italia: tra dubbi irrisolti e prospettive di crescita

di Giovanni Sofia

Xi Jinping in Italia: tra dubbi irrisolti e prospettive di crescita

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Xi Jinping in Italia: tra dubbi irrisolti e prospettive di crescita

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Il Leader a vita è giunto a Roma, dove verranno redatti alcuni degli accordi sulla cosiddetta “Via della Seta”, ma le perplessità rimangono

A cena, stasera, ci saranno anche l’ex tecnico della nazionale cinese Marcello Lippi e il presidente dell’Inter Steven Zhang. Ospiti particolari seduti allo stesso tavolo di Xi Jinping, intorno al quale si succederanno le portate di un menù rigorosamente italiano. Il cibo nostrano è in gran voga nel paese orientale. Non è un caso, né un mistero: così il vice presidente del Consiglio e ministro del Lavoro Luigi di Maio può compiacersi anche per il primo carico aereo di arance siciliane diretto a Pechino. «È una chance per i comparti in crisi. Dirò agli Stati Uniti che non c’è niente da temere». L’esportazione di prodotti agroalimentari alle pendici della Grande Muraglia, d’altronde, vino in testa, vale 400 milioni di euro. L’obiettivo rimane crescere, ma in periodi di crisi non sono certo bruscolini.

L’accoglienza del leader a vita è stata degna di un re, contesto ideale per sancire e mettere nero su bianco gli accordi con l’Italia. L’omaggio all’altare della patria, una corona deposta, il ricordo dei caduti di tutte le guerre, ma soprattutto le firme sugli accordi. Se n’è discusso tanto, adesso si dovrà passare dalle parole ai fatti. Se la via della Seta sarà motivo di isolamento o grande opportunità di sviluppo lo dirà il tempo: Trieste, Venezia e Palermo, l’augurio è di tornare a recitare da protagonisti nel Mediterraneo, il timore è di fare la fine della Grecia.

Le mani cinesi sul porto dell’Attica sono state apposte da un po’, ma i benefici per l’economia locale latitano, viaggiando ben al di sotto della linea delle aspettative. Ciò inevitabilmente fa riflettere. Al di là delle iniezioni di entusiasmo e dubbi – entrambe legittime nei loro punti di vista – la figura di Xi Jinping catalizza l’interesse mediatico e da nord a sud la comunità cinese si è mossa a ranghi compatti. Nella Capitale sono giunti in centinaia e il “Welcome cinese”, di cui è stato insignito il Colosseo è un’ulteriore elemento di apertura. Il monumento simbolo dell’Italia nel mondo volge lo sguardo all’est più lontano: audioguide, percorsi preferenziali e l’apertura di un’ala del sito in cinese.

Sfaccettature, dettagli che alla fine fanno la differenza. Come la fotografia scattata di fronte al milite ignoto, con tantissime bandierine rosse sullo sfondo. Lo stendardo cinese svetta sul Quirinale, c’è anche la citazione di Umberto Eco dinnanzi a Mattarella: rimanda a un proverbio mandarino, ricorda che la storia è «Tutrice di vita». Il viaggio, poi, proseguirà in Sicilia, virerà su Palermo: altri accordi da siglare, contratti da firmare. Ballano investimenti enormi, mentre la bilancia non smette di oscillare, emblema perfetto del confine labile tra crescita e isolamento.

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