PER UNA VOLTA, NON SUCCEDE NIENTE

di Giulia Spila

PER UNA VOLTA, NON SUCCEDE NIENTE

di Giulia Spila

PER UNA VOLTA, NON SUCCEDE NIENTE

di Giulia Spila

Per una volta, non succede niente.

 

MISSIONE: www.facebook.com/deltuofidanzato

OBIETTIVO: messaggi di posta PRIVATI potenzialmente illegali.

STATO: Password inserita. Sei dentro.

STATO EMOTIVO : Tachicardico

SATURAZIONE DEL SANGUE:  Sei Blu. Ti consiglio di respirare.

Il corso di lettura veloce, rivelatosi in principio un fallimento, finalmente farà al caso tuo.

I tuoi occhi sono una Ferrari testarossa in autostrada.

Inizi lo scroll verso il basso: sei velocissima.

Il primo messaggio è del padre.

Il secondo della madre.

Il terzo della sorella.

Inizi a pensare che, “forse” non avresti dovuto curiosare.

Continui.

Mail di lavoro.

Fantacalcio.

Gli auguri del suo migliore amico.

Continui.

Di nuovo, la sorella.

– Chi? La sorella? –

NO CLAUDIA…

Avresti dovuto dar retta al cartello triangolare:

Pericolo Attraversamento Messaggio Selvatico”.

Troppo tardi.

CLAUDIA  sbuca furtiva dal guard rail e ti taglia la strada.

La Ferrari inchioda. Slitta. Fa due testacoda. Una frenata di 500 m.

Fai fumo dagli occhi. Sei illesa… per adesso.

Riprendi il controllo e fai retromarcia.

Torni lucida.

Apri la mail.

Metti le mani avanti: sicuramente è una collega di lavoro.

Improvviso bruciore allo stomaco.

Ti difendi: Gaviscon Liquido 10 ml.

La cronologia è iniziata 8 mesi fa.

Questi due lavorano molto.

Tono confidenziale.

Molto confidenziale.

Altro che confidenziale, è un Flirt.

Figuriamoci se contraccambiato.

 “Spero di rivederti presto” – scrive lui.

– Come scrive lui? –

Controlli di nuovo.

La grammatica Italiana non è quella Inglese, dove una parola può avere due milioni di significati.

La grammatica Italiana è spietata.

“Ri – vederti” .

Da Enciclopedia TRECCANI:

ri- [lat. re-: v. re-]. – Prefisso presente in moltissimi verbi, e loro derivati, che ha in genere valore iterativo, esprime cioè duplicazione o ripetizione; così, per es., riascoltare, ritentare, rivedere, ascoltare, tentare, vedere per la seconda volta (o per più volte successive).

Quindi si sono visti.

E gli è pure piaciuto.

Questo lo aggiungi tu, non la Treccani.

La tua Ferrari si è trasformata in una 500 d’epoca in salita durante la processione in onore di San Martino protettore dei cornuti.

Ma vaffanculo al corso di lettura veloce.

Ti soffermi su ogni singola parola, virgola, esclamazione.

Sei lenta. Lentissima.

Cosa penserà lei di te.

Te lo dico io: niente.

Nelle loro conversazioni tu non appari.

Quindi dai, non sei cornuta.

Tu proprio non esisti.

“Negare l’evidenza”, antica arte Giapponese, potrebbe far parte del palinsesto serale di Rodolfo Valentino.

Quindi, il tuo cervello, meglio di un Software NASA, ha immagazzinato e raccolto tutte le prove necessarie manco fosse il caso Lewinsky.

Per la memoria, non esiste integratore migliore del “Rodimento di culo”, il Ginseng è meglio lasciarlo al maestro Miyagi.

Adesso, non ti resta che impostare la funzione lancio nello spazio solo andata, classe economy non modificabile, su “Fanculo”, pianeta di nuova generazione situato appena tra il buco nero “Povero Coglione” e la galassia “Ti posso spiegare, non è come pensi”.

Qualcuno ti dirà:

“Forse non avresti dovuto.

Chi si fa i fatti propri campa cent’anni.

E se lui lo avesse fatto a te.

La fiducia è alla base di tutto.

Se lo ami, perdonalo.

Ponte Ponente Ponte Pì Tappe Tappe Rugia.

Tre Tigri contro Tre Tigri.

Supercalifragilistichespiralidoso”

Dal canto mio, sono felice che tu abbia precorso i tempi.

Le corna, a lungo andare, sono un accessorio difficilmente abbinabile.

Ti riprenderai.

MISSION SUCCESSFULLY ACCOMPLISHED

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