VERMEER: 5 categorie che non possono perdere la sua mostra

di Marinella Aiello

VERMEER: 5 categorie che non possono perdere la sua mostra

di Marinella Aiello

VERMEER: 5 categorie che non possono perdere la sua mostra

di Marinella Aiello

Qualche mattina fa mi sono svegliata sapendo che sarei andata a vedere una mostra. Non avevo ancora in mente quale perché essendo in compagnia di una coppia di amici la decisione non spettava solo a me. Dico la verità: mi sarebbe piaciuto andare ad ammirare le fotografie di Robert Doisneau al palazzo delle Esposizioni ma la mostra fotografica “Paris en liberté” avrebbe finito col provocarmi un’irrefrenabile voglia di catapultarmi subito dopo da Laduree in Via Borgognona ed allora, siccome non ne avrei avuto il tempo, ho deciso di convincere i miei amici ad andare alle Scuderie del Quirinale, dove dal 27 settembre è allestita la mostra “Vermeer: il secolo d’oro dell’arte olandese”.

Perché ho scelto proprio questa mostra? Perché sapevo poco e niente di Vermeer e degli altri pittori olandesi suoi contemporanei. Mi sono fatta guidare dalla curiosità e dalla speranza di rimanere piacevolmente colpita. Probabilmente questo non è un motivo sufficiente a convincere gli indecisi ad andare a perdersi tra le oltre 50 opere del XVII secolo ma ci sono 5 categorie di persone che non possono assolutamente perdere questa mostra.

GLI AMANTI DEI VIAGGI: ebbene si, questa mostra ha la vera e propria capacità di trasformare chiunque in un viaggiatore del tempo, teletrasportandolo dall’Italia del 2012 all’Olanda del  XVII secolo. La sensazione che si prova aggirandosi tra i quadri esposti nelle prime due sale della mostra è proprio quella che si proverebbe gironzolando tra i vicoletti di Delft, la città natale di Vermeer nonché la protagonista indiscussa dei primi dipinti della mostra. Attraverso le rappresentazioni pittoriche di de Witte, van Vliet, Vosmaer e van der Poel, veniamo a conoscenza di molti particolari architettonici, urbanistici ed anche storici: guardando “Veduta di Delft con l’esplosione del 1654” dipinto da Egbert van der Poel mi è sembrato di assistere impotente all’esplosione della polveriera che distrusse parte della città. C’è chi per viaggiare, almeno con la fantasia, accende il computer e si affida a Google Earth, capace di accorciare le distanze e di farci vedere posti dove vorremmo essere. Ecco, questa mostra ti fa viaggiare!

GLI AMANTI DELLA FOTOGRAFIA: al giorno d’oggi la fotografia appassiona un numero sempre crescente di persone, a partire dai ragazzini – che grazie ai loro cellulari con fotocamera si credono Richard Avedon – fino ad arrivare agli artisti ed ai professionisti. La luce è un elemento prezioso della mostra dedicata al secolo d’oro dell’arte olandese perché è proprio grazie a lei che alcune opere si trasformano in fotografie, provocando le stesse emozioni che susciterebbero delle foto d’epoca in bianco e nero. La luce mette a fuoco i soggetti, riesce a dargli la giusta importanza come solo un bravo fotografo potrebbe fare.

GLI AMANTI DEL CINEMA 3D: i colori così accesi di alcuni quadri contrapposti allo sfondo nero creano un effetto tridimensionale pazzesco! Ad alcuni il cinema in 3D fa venire il mal di testa ed è probabile che lo stesso effetto potrebbe manifestarsi guardando “Interno della Nieuwe Kerk a Delft, con la tomba di Guglielmo il Taciturno” e non mi sto riferendo alla lunghezza del titolo del quadro –  la cui lettura tutta d’un fiato fa rabbrividire  – ma parlo proprio del soggetto raffigurato. Io ho passato almeno cinque minuti a fissare le colonne in primo piano come ipnotizzata davanti ad uno stereogramma. Questo dipinto è solo uno delle decine di quadri che grazie ai giochi di luce ed ai tratti netti dei soggetti fanno vivere un’esperienza tridimensionale senza bisogno di indossare gli imbarazzanti occhiali 3D.

GLI UTENTI DI FACEBOOK: Si, lo so. Vi starete chiedendo “E ora che c’entra Facebook?” Eppure c’entra, c’entra. La sala 6 della mostra è come un raccoglitore di foto profilo, un insieme di ritratti ed autoritratti grazie ai quali riusciamo a carpire particolari personali dei soggetti. I loro sguardi lasciano trasparire i loro stati d’animo, i loro abiti fanno intendere l’estrazione sociale così come l’ambiente circostante. Ed in fondo non sono le stesse informazioni che acquisiamo nel momento in cui andiamo a curiosare sui profili dei nostri amici e conoscenti?

LE FASHION VICTIM: ovviamente andando a vedere la mostra di Vermeer non troverete raffigurati i vestiti delle collezioni Fall Winter 2012/2013 e nemmeno le ultime tendenze per l’estate 2013 ma rimarrete stupiti dalla meticolosità con la quale sono dipinti i tessuti e la bellezza di alcuni abiti indossati dalle persone più facoltose. Un quadro su tutti colpirà chi rientra in questa categoria, “Curiosità” di Gerard ter Borch: il dipinto raffigura tre donne di cui una molto più giovane e palesemente più ricca delle altre due ed è proprio su questa fortunata che cade l’occhio. La ragazza indossa una candida gonna in satin che rapisce per il suo modo di cadere sui fianchi e per le sue pieghe che catturano la luce creando dei chiaroscuri che fanno venire voglia di toccare il tessuto.

Sentite di non appartenere a nessuna delle categorie elencate qui sopra? Beh, il mio consiglio è quello di andare comunque ad ammirare le opere di Vermeer e dei suoi successori perché la mostra ha in sé così tanti elementi che di sicuro troverete qualcosa che vi affascinerà e ve la farà amare proprio come l’ho amata io.

Info: Scuderie del Quirinale

di Marinella Aiello

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