Una volta sceso in campo non puoi fuggire o nasconderti. Intervista a Giovanni Anzaldo

di Redazione The Freak

Una volta sceso in campo non puoi fuggire o nasconderti. Intervista a Giovanni Anzaldo

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Una volta sceso in campo non puoi fuggire o nasconderti. Intervista a Giovanni Anzaldo

di Redazione The Freak

Sono passati 2 anni da quando The Freak ha intervistato Giovanni Anzaldo, attore rivelazione in “Razzabastarda” di Alessandro Gassman e ne “Il Capitale umano”, premiato anche a Venezia con il KINEO Award per la sua interpretazione nel film di Paolo Virzì. Di strada il ragazzo ne ha fatta, recentemente al cinema con film come “Mi chiamo Maya” di Tommaso Agnese, e “L’Attesa” di Piero Messina, con Juliette Binoche, in concorso quest’anno alla Mostra del cinema di Venezia. Giovanni sarà protagonista di “Mar del Plata”, spettacolo teatrale in scena al Teatro Piccolo Eliseo di Roma dal 4 al 22 novembre 2015, per la regia di Giuseppe Marini, assieme agli attori Claudio Casadio e Fabio Bussotti.

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Di cosa parla lo spettacolo?
La storia è quella della squadra di rugby argentina “La plata”. Erano gli anni della dittatura di Vidèla, dei trentamila desaparesidos, per intenderci. Il club argentino fu fatto “sparire”, nel senso che ne uccisero 17, di cui 5 facenti parte della prima squadra (quella che vinse l’ovale a sette, e quella che noi rappresentiamo in scena). Il primo ad essere assassinato fu un ragazzo che faceva parte di un movimento studentesco (e all’epoca ogni forma di aggregazione, specie se politica, era vietata) i ragazzi si presentarono in campo la domenica successiva per disputare l’incontro e federe non uno ma dieci minuti di silenzio. Questa cosa fu interpretata dal regime come un grave affronto e da quel momento in poi furono trucidati e coperti dal fango mediatico. Di quei otto, di quella squadra che vinse il campionato, ne rimase solo uno: Raùl, allora poco più che ventenne.

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Da Luca Ambrosini a Raul Barandiaran. Sempre ruoli “semplici” tu eh?
Io amo questi ruoli. Ma tutti gli attori li amano. Sono personaggi semplici che vivono situazioni straordinarie, in un certo senso costretti a diventare eroi. Facciamo tutti il tifo per gli eroi perché sono persone come noi messe di fronte alla tragicità degli eventi. Vedere reagire loro è per noi come uno specchio. Quindi “lunga vita” ai ruoli non tanto semplici, con quelli ci si diverte e si cresce insieme ed è anche più semplice non fare proprio una cattiva figura; tutt’altra cosa interpretare i ruoli “tinca”, ovvero quei personaggi sciapi che spesso sono solo funzione drammaturgia, è complicatissimo e frustrante, e spesso chi li fa non viene valorizzato quanto dovrebbe (qualcuno direbbe che non esistono piccoli ruoli ma solo piccoli attori, ma non è sempre così).

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Come ti sei preparato per entrare nei panni di un rugbista?
Citando la battuta di Colasanti (il mio amico Matteo Taranto) in “Paz” “Palestra, mamma.”
A parte gli scherzi, sono andato molto in palestra ed ho mangiato il più possibile e più volte al giorno. Per quanto riguarda la disciplina del rugby, ne so poco più di prima. Non saprei mai fare una partita. Ricordiamoci che è teatro e, grazie a dio, non ci sono scene di placcaggi (almeno, non io) o mischie.

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Qual è il messaggio che trasmette questo plot teatrale?
La bellezza del rugby, l’unione che c’è tra i compagni, sul campo e nella vita.Il coraggio di dire no, di alzare la testa e di portare stretta al petto, fino alla meta, la propria idea.

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Prossimi progetti?
A dicembre sarò al teatro Belli per la rassegna di Rodolfo di giammarco “trade” nello spettacolo “Dedalus Lounge” dove interpreto un trentenne spregiudicato politicamente scorretto, mentre a Gennaio uscirà “Assolo” il film di Laura Morante. Interpreto suo figlio. Poi, qualche mese dopo, una fiction mediaset “Taskforce 45”. Poi conto di preparare la messa in scena del mio nuovo testo “Felicità un cazzo”. Poi tante testate al muro, as usual.

Grazie Giovanni e in bocca al lupo.

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Teatro Piccolo Eliseo – Via Nazionale 183 – ROMA
dal 04 al 22 novembre
MAR DEL PLATA
ORARI SPETTACOLI

martedì, giovedì, venerdì, sabato ore 20.00
mercoledì 4 novembre, ore 20.00
mercoledì e domenica, ore 16.00
prima nazionale

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