Un uomo (non troppo) tranquillo: la recensione del nuovo film con Liam Neeson

di Fabrizio Grasso

Un uomo (non troppo) tranquillo: la recensione del nuovo film con Liam Neeson

di Fabrizio Grasso

Un uomo (non troppo) tranquillo: la recensione del nuovo film con Liam Neeson

di Fabrizio Grasso

Sarà in sala dal prossimo 21 febbraio “Un uomo tranquillo”, il nuovo film del regista norvegese Hans Petter Moland con protagonista Liam Neeson.

Una vera ode alla vecchia commedia noir, dove le numerosissime uccisioni si alternano a momenti di pura e sana ironia.


Nels Coxman (Liam Neeson) è un tranquillo abitante di Kehoe, in Colorado, da poco eletto cittadino dell’anno per il suo contributo offerto alla comunità con il suo lavoro di spazzaneve. Il suo idillio familiare, caratterizzato da una vita isolata in una baita fuori città dove conduce le proprie giornate insieme alla moglie Grace (Laura Dern) e suo figlio, viene interrotto quando quest’ultimo viene ucciso da un boss della malavita locale noto come Il Vichingo (Tom Bateman). A questo punto, l’anima pacata di Nels lascerà posto a un’efferata sete di vendetta.

Il film è il remake di “In ordine di sparizione”, opera del 2014 dello stesso regista Hans Petter Moland, che vedeva come protagonista Stellan Skarsgård (Pirati dei Caraibi, Thor). Una vera ode alla dark comedy, dove a guidare la trama c’è sempre un filo sottile di ironia che in alcune occasioni riesce a dare vita a scene di pura comicità. Lo stesso protagonista afferma in alcune scene del film di aver tratto ispirazione per i suoi omicidi da alcuni romanzi gialli letti in passato: un vero “criminale letterario e letterato”.

Ottima anche la colonna sonora, di puro genere classico, che accompagna la visione con un ritmo incalzante e perpetuo, guidando lo spettatore nell’escalation di uccisioni e morte. Il messaggio finale del film è però quello di dimostrare come la morte metta tutti gli uomini sullo stesso piano. Non importa la differenza di religione, di etnia o cultura: alla fine sul piatto della bilancia ultraterrena non c’è alcuna distinzione. Il tutto è dimostrato dall’apparizione, alla morte di uno dei personaggi, di una scritta a tutto schermo con il nome della vittima e il simbolo del credo di appartenenza.

Numerose sono state le contestazioni a Liam Neeson, il quale ha recentemente dichiarato in un’intervista di aver voluto in passato uccidere un uomo di colore per vendetta. Dopo aver infatti saputo che una sua amica era stata vittima di stupro, era sceso in strada con una mazza da baseball intenzionato a prendersela con il primo uomo di colore che si sarebbe posto di fronte al suo cammino. A nulla sembrano essere valse le scuse pubbliche e il pentimento di Neeson, dato che la premiere del film è stata annullata e i fan si sono schierati contro di lui, chiedendo la sua cancellazione anche dal film MIB Men in black International, in cui l’attore compare al fianco di Chris Hemsworth e Tessa Thompson.

Un uomo tranquillo” è un ottimo film, senza particolari pretese, che riesce a intrattenere il pubblico fino al termine della proiezione.

“Un uomo tranquillo” è il vero ritorno della commedia noir.

di Fabrizio Grasso, all rights reserved

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