Un ponte tra Italia e Africa. L’impegno globale di Casa Africa ONLUS

di Redazione The Freak

Un ponte tra Italia e Africa. L’impegno globale di Casa Africa ONLUS

di Redazione The Freak

Un ponte tra Italia e Africa. L’impegno globale di Casa Africa ONLUS

di Redazione The Freak

Nella foto sopra: Al centro Gemma Vecchio con i redattori di The Freak Lilith Fiorillo e Andrea Lisi

«Finché non ci sarà  giustizia sociale ed economica, e finché non ci sarà  pace,

gli africani continueranno a fuggire ed emigrare».

Così si era espressa Gemma Vecchio, presidente dell’associazione Casa Africa, durante la presentazione della campagna NOPPAW (Premio Nobel alle Donne Africane) presso il Ministero degli Affari esteri – guarda l’intervento qui:

L’attitudine schietta e diretta, la consapevolezza riguardo queste delicate tematiche “ in quanto vissute in primis sulla propria pelle” ha portato la signora Gemma a fondare a Roma, tre anni fa, l’associazione di solidarietà  e promozione sociale Casa Africa.

Tra gli obiettivi su cui si focalizza l’associazione l’informazione “contro la traversata” svolge sicuramente un ruolo preponderante, diretta com’è proprio agli africani stessi. La tesi principale è che nei Paesi africani un’informazione distorta presenta una falsa immagine dell’Europa, condita di opulenza e privilegio, generando così in molti giovani la volontà di lasciare la loro terra e tentare una traversata rischiosissima (e dai costi assurdi, in molti casi anche 8.000-10.000 euro) poiché in essa vedono l’unica possibilità  di successo nella vita. Un modo di contrastare tale visione è quindi quello di produrre documentari in tutte le lingue e dialetti africani, oltre che materiale di documentazione, da diffondere presso scuole, università  e villaggi; il tutto per mostrare come tale esperienza provochi quasi automaticamente conseguenze tragiche, come dimostrato sia dall’ecatombe di morti in mare – o ancor prima nel deserto – sia dall’esperienza di chi è riuscito in qualche modo ad arrivare, ma si ritrova costretto ad una vita di stenti e dura sopravvivenza.

Qualche anno fa proprio il documentario italiano “Come un uomo sulla terra“del regista Andrea Segre aveva mostrato bene il dramma dei profughi sub-sahariani nella loro odissea tra Sudan, Libia e Mediterraneo (guarda sul sito RAI http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-3532577b-f361-4a31-bb91-e745e4ff13d6.html ). A tal proposito, è degna di nota la denuncia che Casa Africa ha fatto, nel marzo del 2011, contro l’indifferenza dimostrata da Unione Europea, ONU e autorità  italiane di fronte all’emergenza umanitaria dei profughi in Libia; ottomila persone, di varie nazionalità  africane, bloccati da tempo nell’ex Jamahiriya in condizioni precarie “  cui si aggiungevano i bombardamenti NATO. La denuncia di Casa Africa in quest’occasione si è appunto diretta all’ipocrisia dei media italiani e occidentali che in questi anni hanno demonizzato il colonnello Gheddafi, puntando il dito proprio contro il non rispetto dei diritti umani, il respingimento e la detenzione di questi profughi, che però, all’improvviso, sono scomparsi dagli schermi e dalle testate, venendo completamente dimenticati, e lasciati vittime inermi insieme al popolo libico sotto i nostri bombardamenti.

Accanto all’attività d’informazione, Casa Africa affianca vari progetti, alcuni dei quali già  in essere presso la sede romana, come corsi di formazione per immigrati in svariati mestieri e forme d’artigianato, l’insegnamento della lingua italiana, . Obiettivi più ambiziosi riguardano l’invio in Africa di personale medico e paramedico, così come di esperti in sminamento. La visione sottostante questi impegni è certamente di più ampio respiro e prevede la partecipazione di attori istituzionali e vari rappresentanti della società  civile italiana in una cooperazione, su base volontaria, rivolta a coprire settori d’intervento decisivi, nei quali i governi africani, gravati da problemi strutturali quali debito pubblico e deficit commerciali con i paesi ricchi, non hanno capacità  di intervento sufficiente.

Casa Africa si dimostra quindi un soggetto importante, che, anche senza disporre di grandi mezzi, si inserisce in maniera attiva nel settore no profit italiano, sollecitando con dignità  e coerenza persone, enti, istituzioni – laiche e religiose – a mettere in pratica le parole tanto sventolate di solidarietà  e sviluppo.

Link utili.

Sito, attualmente in manutenzione: http://www.casaafrica.it/

Interventi di Gemma Vecchio in eventi istituzionali: http://www.radioradicale.it/soggetti/gemma-vecchio

Contatti: [email protected]; 333-2346917

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