Un giorno qualunque
Nel ceruleo accordo di un giorno qualunque
tu eri con me mentre scrivevo di facce nuove
e disegnavo sogni più alti di me.
Non è che un milione di ritardi
il mio cercarti altrove per questa città che allaccia passi
e spera di attraversarci dentro un museo.
Io sono l’interprete della tua danza dei segni
nello stento di comprendere la sua luce migliore,
fingo ormai di averti capito abbastanza
ma il vero è che sei solo un grumo di pezzi
a cui non so innestare una linea.
Indago il tuo spirito quando anche tu vuoi toccarlo
con le tue mani di ghiaccio e senza illusioni.
Oggi ti vedo ed un incontro non basta
per sfogliarci pensieri e libri di letteratura,
ci accontentiamo di vallate e di mari e di stelle
e dei mandorli in fiore nei ritratti di Goya.
Ma ora solleva un silenzio più eloquente
e lasciami cantare del brusìo degli uccelli.
https://www.youtube.com/watch?v=2IBv_p9_t5I
di Enrichetta Glave, all rights reserved