Dal 12 ottobre al 30 ottobre è in scena al Brancaccio di Roma il musical “7 spose per 7 fratelli” con Diana Del Bufalo e Baz e la regia di Luciano Cannito. Si tratta della seconda edizione dopo il successo dello scorso anno.
Siamo nell’Oregon del 1850, in una fattoria tra le montagne vivono i sette fratelli Pontipee: Adamo, Beniamino, Caleb, Daniele, Efraim, Filidoro e Gedeone. Adamo il fratello maggiore, cerca una moglie che si occupi della casa e della cucina. In città conosce Milly, la cameriera della locanda del villaggio. Tra i due scocca il colpo di fulmine, si sposano e partono per la fattoria. Arrivati a casa Pontipee, Milly scopre che dovrà prendersi cura anche dei sei rudi fratelli di Adamo. Tra canti, balli e tanta pazienza, Millie riuscirà a trasformare i sei montanari in perfetti gentlemen?

Rispetto alla pellicola di Stanley Donen, l’adattamento teatrale è fedele anche se un po’ meno maschilista, dato che negli anni Cinquanta la visione del mondo femminile non era esattamente quella di oggi.
Il cast è importante perché composto da 22 interpreti (il più giovane ha 16 anni appena compiuti) e la direzione musicale è affidata al grandissimo direttore d’orchestra Peppe Vessicchio. Un mix vincente che per due ore porterà lo spettatore ad immergersi in una atmosfera leggera e spensierata.
Dopo l’esordio a Roma, lo spettacolo si sposterà in tutta Italia.
per info biglietti: www.teatrobrancaccio.it
Il Marchese del Grillo
Al Teatro Sistina ha debuttato invece Max Giusti con “Il Marchese del Grillo”. Una sfida molto importante per l’attore ossia vestire i panni di uno dei personaggi più illustri della Roma papalina, Onofrio del Grillo. Dopo Alberto Sordi sul grande schermo ed Enrico Montesano a Teatro, Giusti è riuscito nell’intento di rendere omaggio a Roma e alla romanità.
Ispirato alla sceneggiatura della pellicola di Monicelli, Il Marchese del Grillo al Sistina è una commedia musicale scritta da Gianni Clementi e Massimo Romeo Piparo. Graffiante e ironica, l’opera offre uno spaccato della città di Roma ai tempi in cui visse il Marchese Onofrio del Grillo, personaggio cinico, sfrontato e ozioso, vissuto nei primi dell’Ottocento.

Max Giusti, nato e cresciuto a Roma, non ha nascosto l’emozione per questo ruolo così prestigioso e difficile che un tempo è stato di Albertone nazionale: “Albertone è stato il mio maestro di teatro. Sono cresciuto con i suoi film e la sua comicità brillante. Da quando iniziai questo mestiere, a 16 anni, ho rubato tutto da lui” ha raccontato.
Avete fino al 20 novembre per ammirare questo piccolo gioiello musicale a Roma.
Per info biglietti: www.teatrosistina.it