The Freak’s Note Collection One Drink One Note One Summer

di Vittoria Favaron

The Freak’s Note Collection One Drink One Note One Summer

di Vittoria Favaron

The Freak’s Note Collection One Drink One Note One Summer

di Vittoria Favaron

Estate e serate post ferragostiane. Estate appunto, che chiama drink scelti e ordinati con la dovuta leggerezza del momento, alzati al cielo di fronte ad un tramonto complice o ad un’alba in progressione, agitati a ritmo di musica o tenuti vicino le labbra in rituali da ammiccamenti trasversali.

Ci siamo, l’estate ha raccolto le sue cartoline consuete e le sue foto ricordo, ma badate a come i fasti vacanzieri non siamo del tutto volti al termine e si conservano ancora gli odori acri di menta e zucchero di canna come del brio frizzante del lemon che fa l’amore con la vodka o il gin o le ventate fruttate di fragola che agitano la capiroska o il sapore dolce della batida de cocco per un malibù mischiato con qualsiasi altra cosa che possa caricare della giusta dose alcolica aperitivi, serate, nottate e via dicendo che ci vedono protagonisti indiscussi.

Ognuno risiede sulle rispettive spiagge, nei personali locali o bar, dentro le città dell’Est o in capitali in cui l’asfalto non urterà mai un umore non compromesso ma pompato con il ritmo adeguato al momento, con la frivolezza vacanziera, e le  ferie che si stanno consumando, nonchè con quel senso di libertà a tempo determinato in cui ogni istante si vorrebbe cristallizzare per poterne godere senza volgere al termine.

L’Estate è portatrice di questi impulsi, di queste emozioni, della spensieratezza che solo la luce solare o le notti più terse e stellate riescono a regalare, ed è spettacolare fermarsi a contemplare i fiumi di gente che si riversano in medesimi luoghi, che caricano di umana aspettativa i posti che noi varchiamo, che si dispiegano nelle piste per muoversi al ritmo delle canzoni di grido o si accalcano nei pressi del bancone del bar per un one more drink.

E fra tutti loro, in modo meccanico e schizofrenico, con i suoi movimenti di bottiglie rovesciate, ghiaccio lanciato, menta pestata e prosecco versato per accendere un ordinario spritz, giusto per cominciare, c’è lui, il custode di ogni nostra bramosia alcolica, il vate di ogni possibile richiesta a la carte, il mago dello shaker, insomma…IL BARMAN (O LA BARGIRL per rispondere a una par condicio ormai collaudata).

Già il Barman, l’unico referente nella gestione dell’aspetto drink and fun del locale, la persona che tutti cercano e che tutti vogliono avere a due palmi di naso per un semplice e primordiale motivo: chiedere da bere.

Lui, che deve affrontare decine di persone con lo scontrino in mano, che intanto iniziano a sciogliersi in piccole movenze a suon di music, che chiacchierano con il compagno di fila o preferiscono restare isolati perché la loro serata è condizionata dal sorso del vodkatonic senononmidiverto affatto.. il Barman, il guru delle nostre istantanee preghiere gustative, che potrebbe divenire il nostro migliore amico come nutrire il nostro scherno a seconda della bontà del coctail e della simpatia che ci comunica al primo sorriso.

Nel pensiero comune molti sostengono che fare il Barman sia una figata, in quanto si gode di una posizione privilegiata perché si ha a disposizione un quantitativo di alcol molto personale e perché si ha la possibilità di bere e di comunicare con le persone e in questo caso atteggiarsi a piacione nel caso si incontri la fortunata/il fortunato che attira l’attenzione del qui citato, in mezzo a centinaia di persone che si accalcano verso di lui/lei.

Ma a pensarci bene, fare il Barman, soprattutto in estate, in cui la richiesta e le ordinazioni si moltiplicano esponenzialmente, arrivando a mettere in seria difficoltà il creatore di cocktail, senza che lui possa concedersi secondi di respiro che gli consentano di alzare anche a lui un bicchiere o pronunciare la frase giusta alla tipa giusta, non è propriamente il massimo e a maggior ragione non lo è affatto,quando la serata va ad esaurirsi e il nostro piccolo Goethe del Bancone vorrebbe staccare tutto e godersi il suo drink e magari un’alba formidabile e invece è costretto a restare dietro il banco a pulire resti di lime e schizzi di rum e rimettere in sesto il bar.

La solitudine dei Barmen primi potrebbe essere uno psicodramma- romanzo da blockbuster o da scaffali da supermercato che renderebbe assai compiutamente l’idea riguardo la difficoltà sociale in cui vertono i nostri pescatori di mojito, che ci regalano emozioni e copiose bevute, che fanno sì che le nostre menti vengano staccate all’istante e ad appannaggio di visuali diversamente paranoiche e a ridosso del pure fun, mentre loro vanno a sbancare il lunario o (il frigo, a seconda dei casi), godendo, ma solo di rimbalzo di tutto quello che accade sotto i loro occhi.

 

Ora, porgendo tutta la nostra solidarietà verso questa categoria lavorativa che opera stagionalmente e di cui ci troviamo a contemplare la portata solo un mese circa all’anno, l’idea della freak’s note di questa settimana è quella di rubare il mestiere ai nostri “paladini delle notti brave”, e stilare un mix di cocktail e musica che vadano a descrivere quelle che sono state e continuano ad essere le scelte alcoliche nonché musicali dei nostri freak’s.

Dietro ogni bicchiere e ogni nota, si scorgono racconti di fasti vacanzieri, di notte da leoni o da “libellule”(per le signorine), di gradazioni ludiche accattivanti e memorabili, da conservare nel diario di bordo dei nostri ricordi estivi, e sfogliare con cura quando l’estate sarà lontana e avremo bisogno di ricaricare energie per affrontare il freddo inverno.

Oggi the Freak prova a dettare la scaletta musicale di un’ipotetica serata d’agosto, con la giusta dose di musica, spirito libero, presumibile drink, e tutto il divertimento necessario.

All’insegna del one drink one note and one summer, vi invitiamo a ripercorrere tali ludici scorci d’estate e condividerne il godimento che ne segue.

 

 

The freak suona e…beve bene.

 

Buon ascolto

 

p.s. Un particolare saluto al Pulcino Pio, grande hit dell’estate, senza la sua supervisione questa Freak’s Note non avrebbe avuto senso..

 

 

 

Sky and Sand – Paul and Fritz Kalkbrenner – MOJITO

 

LMFAO – Party rock Anthem feat. Lauren Bennett – VODKA LEMON

 

Musica – Fly Project – JAPAN ICE TEA

 

Where Them Girls – David Guetta feat. Nicky Minaj and Florida – MOJITO

 

My first my lust my everything – Barry White – PINA COLADA

 

Titanium – David Guetta feat. Sia – LONG ISLAND ICED TEA

 

Estate – Chet Baker – GINTONIC

 

Levels – Avicii – CORONA

http://www.youtube.com/watch?v=WO1L5M5yxXw

 

Back to Black – Amy Winehouse  – TRAMINER

http://www.youtube.com/watch?v=ah33Up5NTB4

 

Amor fati – Washed Out – BORSODI FRISS

 

Tonight, tonight – Smashing Pumpkins – VODKA ORANGE

 

 

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