The Freak’s Note Collection: let’s go to the park!

di Vittoria Favaron

The Freak’s Note Collection: let’s go to the park!

di Vittoria Favaron

The Freak’s Note Collection: let’s go to the park!

di Vittoria Favaron

Il 21 aprile del 753 a.C. nasceva Roma, o almeno così dicono Marco Terenzio Varrone, Wikipedia e il comitato elettorale di Gianni Alemanno.

Il compleanno della nostra amata (e spesso odiata, per motivi di caos, ingerenze politiche e autobus in ritardo) città eterna cade in una giornata di sole e di vento del Nord. La primavera è giunta, portandosi con sé il calore e la luce di un sole in stato di grazia, una fresca e leggera tramontana che reprime le lamentele da affezionati invernali, che mette a tacere ogni impulso meteoropatico e fa venir voglia di lasciare il cappotto e uscire fuori dalle case.

Ebbene si, la venuta della primavera ha inaugurato il ritorno delle “gentes” capitoline e non, bramose di spensierato calore e alberi in fiore, a riversarsi per le strade delle città,  alla ricerca di un posto in cui godere della stagione dei ciliegi.

Da quando il tempo sembra essersi stabilizzato, si assiste ad una vera e propria colonizzazione di parchi, ville, terrazze all’aperto e piazzette con fontane. Parola di Instagram e delle tv patinate (vedi Studio Aperto n.d.r)

Accade che a Roma giovani e meno giovani si ritrovino a usufruire di una rinomata e vasta gamma di parchi e ville, presenti capillarmente su tutto il reticolato urbano.

Da Villa Ada a Villa Panphili, da Villa Torlonia a Villa Borghese, è un tripudio di verde, di vegetazione lussureggiante, di sole complice e di atmosfera goliardica come rilassata.

Teli, coperte, palloni, tramezzini, chitarre e sorrisi. Questi sono alcuni topics che contraddistinguono una giornata tipica al parco.

La fantasia e la voglia di vivere un momento pieno e intenso, di inebriarsi con la natura e con il contatto con la bellezza circostante, può portare al desiderio di reinventarsi una giornata fuori dall’ordinario.

Reinventarsi, cioè, nuovi modi per stare al parco.

Avete mai pensato a un parco “personalizzato”, oppure a una villa in cui trovare tutto quello che vi occorre per trascorrere ore fresche e piene di specialità?

Ancora, avete pensato a un parco assortito di tutto quello che solitamente si porta da casa (teli, libri, musica), oppure un parco “ideale”, munito di attività varie ed eventuali, a supporto di un leitmotiv ludico e spensierato?

Noi di The Freak ci abbiamo pensato e abbiamo creato un “parco che vorrei” e cioè un parco delle meraviglie, in cui abbiamo fatto confluire tutta la nostra fantasia e i nostro desideri di gioco e leggerezza!

C’è chi ha proposto un parco con l’acqua splash (con tanto di tubo, schiuma, scivoli e lividi!), un barman sorridente e itinerante, munito di cassettina appesa al collo e pronto a servire cocktail, oppure un venditore ambulante di dolcini, caffè e bevande fresche!

Arredare gli alberi con vari attrezzi per appendersi in aria, amache pronte all’uso, oppure ricoprirli di scacciapensieri!

Trovare degli “stands” che affittano gratuitamente teloni etnici, narghellè e mongolfiere da far volare, e perché no, anche uno stand che affitti ipod e sterei con tutto il patrimonio musicale possibile!

C’è chi la musica la vuole live e quindi propone un parco in cui vi sia un’orchestra che suoni musica leggera (per i più appassionati anche musica classica), per ricreare un momento di assoluta pace.

C’è chi propone un parco in cui vi sia una zona dedicata allo sport. Campetti da calcio o da pallavolo e uno stand dove affittare pattini a rotelle, corde o i jumping stilts per il powerbocking!

Poi c’è chi vuole beneficiare della natura e delle sue beltà, non solo cogliendo i fiori e le margherite ma anche cogliendo un bel modello di Abercrombie and Fitch steso sul prato!

Naturalmente non devono mancare i luoghi di ristoro per chi vuole godersi una granita ghiacciata, uno spuntino fresco e leggero, un pasto fast and good, senza spendere uno stipendio e all’insegna della semplicità! (diffidate dai posti leziosi e godetevi un pic-nic old style ma offerto dal parco!)

Non può mancare uno stand adibito all’affitto di giochi da tavola: carte napoletane, taboo, e il caro e rimpianto twister ne farebbero da padroni! Per i professionisti del divertimento non possono mancare pistole ad acqua e gavettoni già pronti!

Per gli amanti della slow life e della lettura, non può mancare un angolo in cui concedersi momenti di relax, con l’ausilio dei libri presi a noleggio nei bookstore presenti in loco,  e magari accompagnati dagli stessi autori, concessi gratuitamente per disquisire delle loro opere, per farsi coccolare dalle loro parole (solo per autentici sognatori).

Infine, c’è chi predilige uno stato di grazia che porta il nome di silenzio. Godere della pace data dall’assenza di trambusto, di caos e concedersi solo ai rumori della natura. Ricongiungersi con il mondo e scacciar via i cattivi pensieri. Oh yeah.

Naturalmente nel “parco che vorrei” non può mancare una colonna sonora appropriata all’occorrenza, che possa siglare le brame di meraviglia e le illusioni oniriche che abbiamo riversato nel verde e tra la natura.

Vi invitiamo quindi a seguirci nel nostro parco immaginifico e suggestivo.

Vi basta premere play.

Buon ascolto: Let’s go to the park with us!!!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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