7.500 ETICHETTE TUTTE DA BERE, CON TANNICO

di Fabrizio Spaolonzi

7.500 ETICHETTE TUTTE DA BERE, CON TANNICO

di Fabrizio Spaolonzi

7.500 ETICHETTE TUTTE DA BERE, CON TANNICO

di Fabrizio Spaolonzi

7.500 etichette tutte da bere, con Tannico

Mai soddisfatto della mia cantina e del palato, ma con poco tempo a disposizione da trascorrere nelle enoteche o per cantine in giro per l’Italia e l’Europa, mi sto dedicando alla scoperta delle nuove enoteche 2.0, delle startup, delle novità che ha da offrire il mondo del vino ed i relativi servizi.

Dopo alcune scoperte, già raccontate, prendo in mano il pc, mi armo di buona volontà ed inizio la ricerca, per capire chi fa cosa, da quando, come, e perché. Ed è così che scopro, senza troppe difficoltà a dire il vero, Tannico. I pionieri del wine e-commerce. E me li ero persi, pazzesco. Scrivo subito, “Marco, DEVO intervistarti”…ed eccoci..

tannico

Marco, nel 2012, quando nasce Tannico – e come e perchè nasce? – le startup erano proprio ancora un po’ indietro e nel food&beverage forse ancora di più, come ti sei buttato su un progetto di questo tipo? Dammi qualche numero che avete raggiunto.

Ciao Fabrizio, vedi, io inizio le mie esperienze con il mondo digitale e delle startup molti anni fa, nel 1996 di preciso. Ho quindi vissuto la bolla, lo scoppio della bolla e poi il riemergere dell’entusiasmo per questo tipo di iniziative dalla fine del 2010 in avanti. Proprio appena dopo il 2010 avevo venduto la mia ultima società, Blogo, prima a RCS/DADA e poi a Populis. Ero quindi alla ricerca di una nuova avventura e mi sono accorto che il vino online aveva due caratteristiche molto importanti per la partenza di una nuova iniziativa: 1) le forti radici che abbiamo in Italia e la cultura del mondo del vino 2) l’arretratezza dell’online in Italia rispetto ad altri paesi anche vicini a noi come la Spagna, Francia e UK. Questi i due motivi per cui ho deciso di fondare Tannico.

Ad oggi Tannico ha 7.500 etichette per 1.450 cantine, più di 500.000 bottiglie vendute, staff e un team di Sommelier che collabora con noi. Insomma, i numeri li abbiamo fatti, l’idea era valida!

tannico

La difficoltà di molte realtà che ho intervistato è sul “costruire la rete” e soprattutto entrare in questo mercato ancora poco aperto alle innovazioni, voi come avete sfondato questa barriera (così presto sui tempi peraltro..)? E come avete raggiunto tutto questo estero?

Credo che sia stata fondamentale in questo la mia ventennale esperienza nel mondo delle startup, degli investitori e dei fondi di investimento. Un buon network aiuta sicuramente a partire con il piede giusto. Di certo il mercato del vino è un mercato ancora molto vecchio e con scarse innovazioni, quello che vogliamo fare è proprio cercare di portare novità e piattaforme innovative a servizio delle cantine perché possano capire meglio le dinamiche dell’online. In particolare abbiamo lanciato da qualche mese intelligence.tannico.it/, il servizio di marketing intelligence dedicato ai produttori e lanceremo a Vinitaly WinePlatform, la piattaforma logistica e tecnologica che permette alle cantine di vendere direttamente al cliente finale in visita. Due pilastri per la crescita del nostro futuro.

 Vedo che avete puntato al modello della logistica forte, come Amazon – perdona il paragone! – questo era part già del piano iniziale o è una strategia su cui avete dovuto in un certo senso “virare”?

Sì, era già nelle ipotesi iniziali anche se abbiamo poi nel corso del tempo spinto all’estremo questo modello. Abbiamo ora 10.000 diverse etichette in catalogo, da 1.500 cantine e un magazzino di oltre 150.000 bottiglie che ci permette di consegnare l’80% degli ordini in giornata a Milano e in 24h in tutta Italia.

Oltre all’ e-commerce c’è di più… sembra quasi una canzone… su cosa puntate come attività parallele? Vedo eventi, regali, premi…

Più che su questo tipo di attività per il consumatore finale stiamo puntando molto ai servizi per le cantine con WinePlatform e Tannico Intelligence, al Vinitaly capirai di cosa si tratta…

 

E Vinitaly sia allora! Ho già la lista pronta, data confermata, appuntamento immancabile. Nell’attesa, però, perché non gustarci di nuovo i bianchi e i rossi del Vinitaly 2016? Ecco cosa vi avevo raccontato l’anno scorso…

VINITALY: VENI, VIDI, VINI – 1. TAKE A WALK ON THE WHITE SIDE

 

VINITALY: VENI, VIDI, VINI – 2. ROSSO VERTICALE

di Fabrizio Spaolonzi, all rights reserved

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