poesia

Occhi del mare del nord

  Occhi del mare del nord, chi ha strappato le piume di un corvo ribattezzandole crine, per te? Limpidezza nella tua pelle, trasparenza del tuo

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La città  può aspettare

Si accarezzano le parole dispiegate sul cielo d’Agosto. Ti canto con la leggerezza di un’onda tiepida sui piedi che riposano sul bagnasciuga con il sole

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Il sole del mio paese

Il sole che sorge al mio paese non scalda tutti sai. È un sole particolare che manda i suoi raggi sulla sala consiliare. Schiva il venditore

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Nella notte

Nella notte il tuo respiro ha mani e piedi la forza delle navi e degli oceani.   Nella notte il tuo odore è cielo e

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Azzurri

Attonita mi fermo Per esplorare la mia mente. La forza vigorosa del pensiero Io cerco per vivere. Ma immense distese di terra e di cielo

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