SERENA BRANCALE: MENO DI UN DISCO, PIÙ DI UN LIVE

di Tommaso Fossella

SERENA BRANCALE: MENO DI UN DISCO, PIÙ DI UN LIVE

di Tommaso Fossella

SERENA BRANCALE: MENO DI UN DISCO, PIÙ DI UN LIVE

di Tommaso Fossella

Stava per diventare una pessima serata, ma poi tutto è cambiato e invertire la rotta della serata è stata Serena Brancale con la sua fantastica band. A mettere le cose per il verso sbagliato è stato l’ingente ritardo con il quale la serata è comincia, ma una volta salita sul palco, il talento dell’artista ha preso il sopravvento e in un attimo mi dimentico tutto. Groove, ritmo e melodia iniziano a invadere l’Alcazar, uno dei nuovi palcoscenici romani dove poter assistere a dei concerti musicali di altissimo livello, come quello che vorrei provare a raccontare, nonostante anche con le migliori parole non si riuscirà mai a descrivere le capacità di questa talentuosissima ragazza e la bellissima musica che ha regalato ai presenti. L’occasione è quella della presentazione di alcuni brani del nuovo album e la modalità, molto interessante, è quella di una “prova” aperta al pubblico. Esattamente, una prova. Come quelle che si fanno in sala con tutti i musicisti e senza pubblico, con intervalli e riprese da questo o da quell’altro punto del brano, questa però su un palco e con parecchio pubblico al seguito. Risultato? Una figata pazzesca, e ve lo dice uno che ci pensa innumerevoli volte prima di dire “pazzesco”. Non penso il risultato possa essere per tutti uguale; condurre una prova e al tempo stesso presentare il brano al pubblico riesce così bene, solo se veramente hai grandi doti, che vanno oltre a quelle necessarie per essere un ottima cantante.
Perché la Brancale è sicuramente anche questo, un’ottima cantante soul, capace di comporre delle canzoni in cui fonde magistralmente, groove, ritmiche soul, RnB e funk unite a bellissimi confluiscono in un liquido musicale dal gusto delizioso. E non è tutto. Nei brani di Serena Brancale convivono benissimo sperimentazione elettronica in grandi dosi e sonorità classiche.
Le sue ottime capacità di sperimentare, rendono questo suo secondo album molto diverso dal primo album “Galleggiare”, più di stampo jazz soul. Nel live vengono presentati alcuni brani del suo nuovo album “Vita D’artista” in cui si inseriscono, con una certa prepotenza ma sempre mantenendo un ottimo ordine elettronica, sperimentazioni ritmiche e melodiche lasciando presagire un lavoro in cui si riverserà tutta la genialità e l’estro creativo di questa arista, che per chi non la conoscesse non è nuova al panorama musicale e mediatico. Ha partecipato infatti a Sanremo nel 2015, ma sono numerose le collaborazioni musicali con artisti del panorama musicale jazz, soul come AINÉ e Willie Peyote con il quale la cantante prova un pezzo in diretta telefonica durante la serata (si si, avete capito bene, lo chiama al cellulare).
Durante questo bellissimo esperimento oltre ai nuovi brani, come quello che dà il nome all’album, “ Vita D’artista”, suonò per ben due volte di fila e con l’assoluta approvazione del pubblico, sono stati riproposti anche alcuni grandi classici dell’artista barese come “PaPriKa”, “Soula” e “Il gusto delle cose”. Il concerto si è chiuso tra i festeggiamenti per il compleanno della cantante che ha festeggiato nel migliore dei modi possibili per un artista: sul palco con il suo pubblico.
La splendida perfomance, però, è stata resa tale anche grazie al contributo di ottimi musicisti che hanno garantito l’ottima esibizione in tutti i suoi aspetti. Meritano dunque un plauso speciale: con Alfonso Deidda (fiati e tastiere), Dario Panza (batteria e che già avevamo qui) , Domenico Sanna (rhodes / basso synth), Damiana Dellantonio (coro), Francesco Sacchini (coro).
Per chiunque non abbia mai avuto occasione di poter assistere ad un’ esibizione di questa eccezionale artista (e non solo una cantante), l’imposizione è quella di recuperare quantomeno ascoltando la sua musica, che sicuramente entrerà tra i preferiti delle vostre playlist. E poi appena ne avrete occasione, subito ad un suo concerto!

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