Sapore

di Maria Rita Curcio

Sapore

di Maria Rita Curcio

Sapore

di Maria Rita Curcio

Conservo

il sapore di conversazioni

stinte dall’usuale

dolcissima abitudine.


Ma cresce il fiore della solitudine

e nella notte dell’anima

nomi


silenziosamente

si adagiano

e come stelle cadenti

la illuminano

per un istante.


 

Ricordo

il sapore delle lacrime

che sgorgavano

dall’umanità profonda

del mio essere.


 

Ma come zampillo nel deserto

adesso si asciugano

agli inflessibili raggi di un sole

che non mi illumina.


 

Mi assale

il sapore perduto

di quell’aria gioviale

per le strade di un tempo che…

forse non ho mai conosciuto

ma che vorrei rivivere.

 

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