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Quanto le devo
Può non comprendere
la mia riconoscenza
ma mi fido di lei,
quando mi avanza di fronte al dirupo,
quando mi adagia sul terreno,
quando mi ripara dal tremore.
Sono una foglia vagante
di un autunno perverso
ma mi fido di lei,
del suo sussurrarmi i pensieri,
del suo riordinarli nel caos,
del suo preservarli in segreto.
Credo di eccederle come un fiume in piena
e di esserle come un peso sul ponte,
ma mi fido di lei,
nelle parole tenui di un nuovo risveglio,
nella luce fioca del mattino,
nella sconfinata sera calante
di ogni consapevolezza.
Potrei sfuggirle nel terrore
di valicare un confine spinato
ma mi fido di lei.
E se mi vedrà rifiorire
saprà quanto le devo.
di Bruna Piacentino, all rights reserved