Quando la satira colpisce: WikiLeaks, gli Yes Men spiati dalla Dow!

di Redazione The Freak

Quando la satira colpisce: WikiLeaks, gli Yes Men spiati dalla Dow!

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Quando la satira colpisce: WikiLeaks, gli Yes Men spiati dalla Dow!

di Redazione The Freak

3 dicembre 1984: In India, nella città di Bhopal a causa della fuoriuscita di 40 tonnellate di isocianato di metile dallo stabilimento della Union Carbide India Limited  (UCIL) di proprietà  della Union Carbide – muoiono più di 2.200 persone. Nel corso degli anni, i danni alla salute, l’inquinamento ambientale e le ricadute sulle nuove generazioni (malformazioni in primis) aumentano progressivamente. Col passare di tempo, vengono stimate ufficiosamente circa 15’000 vittime e oltre 100 mila persone sono state coinvolte dagli effetti del disastro. Fumosa la vicenda dei risarcimenti: Il maxi-pagamento da 470 milioni del 1989 è stato versato al governo indiano, ma non c’è mai stata una vera e propria class action da parte delle vittime.

 

2001: la Union Carbide viene acquistata dalla Dow Chemicals, la quale ha dichiarato chiusa la vicenda dei risarcimenti. Chiaro l’atteggiamento: “Pur non avendo alcuna responsabilità  nell’incidente di Bhopal, Dow non ha mai dimenticato quel tragico evento e ha sempre contribuito a migliorare le performance di prevenzione a livello globale. L’adesione a Responsible Care ci impegna, ovunque operiamo nel mondo, ad applicarne integralmente i principi che sono alla base della protezione delle persone e delle comunità  in cui viviamo”. In pratica, a meno di clamorosi ripensamenti, nessun risarcimento alle vittime o ai loro discendenti, ma ci sarà  un maggiore impegno per la sicurezza.

 

3 dicembre 2004: venti anni dopo la tragedia, la BBC intervista Jude Finisterra,  uomo che sostiene essere un portavoce della Dow. Nell’intervista asserisce che l’azienda è¨ disposta a cambiare atteggiamento in merito alla vicenda, la quale avrebbe a breve decontaminato il sito della fabbrica e risarcito le persone coinvolte”. Poco dopo queste dichiarazioni, la Dow ebbe perdite stimate attorno ai due miliardi di dollari. Il presunto Jude Finisterra altri non era se non Andy Bichlbaum, membro del gruppo di attivisti The Yes Men. L’azione di protesta – spiega il gruppo – voleva sensibilizzare l’opinione pubblica di nuovo sulla vicenda della Bhopal, in particolare sulla questione dei risarcimenti- giudicati iniqui dagli Yes Men. L’intervista farà  poi parte del documentario “The Yes Men Fix the world”.

 

27 febbraio 2012: a seguito dell’inizio delle pubblicazioni di oltre 5 milioni di e-mail da parte di WikiLeaks – 200 gygabites di corrispondenza, sottratti da Anonymous alla compagnia di global intelligence Stratfor –  si scopre che la Dow ha mal digerito lo scherzetto degli Yes Man e fa spiare alla Stratfor il gruppo di attivisti.

I report riguardano in maggioranza le apparizioni pubbliche degli Yes Man con le descrizioni del pubblico che cercano di ridimensionare l’audience degli attivisti :”Many of the attendees were art students on class assignments and free entertainment, and that some professors used the lecture as a substitute for regularly scheduled classes”  ma ci sono anche scritti degli analisti della Stratfor che guardano a tutti gli attivisti della vicenda Bhopal e a movimenti completamente distanti l’uno dall’altro, come gli stessi Yes Man e The Chevron Campaign in Ecuador.

I destinatari dei report sono solitamente sia membri della Dow che i media relations della Union Carbide. Trai le milioni di mail sottratte alla Stratfor , non solo questa vicenda: Lockheed Martin, Northrop Grumman, Raytheon  ma anche US Department of Homeland Security,  i marines and the US Defence Intelligence Agency.

Il 27 febbraio alle 12, gli Yes Man terranno una conferenza stampa assieme a Julian Assange a Londra.

Che dire, non a caso parte di queste corrispondenze sono state etichettate come : “Criminalità  e paranoia tra i giganti delle corporazioni”. Curioso quanto tutta questa vicenda sembra mostrare che la satira, quando colpisce, può far male sul serio. Ora non resta che aspettare il contenuto degli altri leaks: se queste sono le premesse, ci sarà  da divertirsi.

3 risposte

  1. Una bella scossa di intelligenza al servizio della verità e certamente un tentativo degno d’onore di fare un pò di luce nella cappa mediatica in cui vive il popolo americano, il più manipolato al mondo.

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