QUALCHE INCORRUTTIBILE ADDIO

di Enrichetta Glave

QUALCHE INCORRUTTIBILE ADDIO

di Enrichetta Glave

QUALCHE INCORRUTTIBILE ADDIO

di Enrichetta Glave

Qualche incorruttibile addio

Che Saturno li protegga
sotto l’ebano della notte
e l’arco di Settimio non basti
a sollevare le promesse.
Imprigioni pure Mamertino
la vita che li ha fatti rivivere
per un’ora o due.
E intanto il Campidoglio
consacri vicini quei passi
e l’orologio spenga il tempo
quando colle mani
si confessano i pensieri.
-Hai saputo sciegliermi
e poi lasciarmi andare-
disse Caleb con brillio altrove.

Neanche le bocche
della fontanella di Trevi
han bevuto i sussurri
e le ebbrezze di giovinezza.

Inebriati fummo per davvero
prima di vomitarci via.
Bruciammo l’ardore
e la follia di averci
perché questa fantasia
ci ha stretti troppo presto
in un presente ancora acerbo.
Forse mio t’ebbi al primo incontro
sotto la scalinata dei Borgia.

Ma oggi,
questo smembrato irriverente oggi
mi ha persa da te.
E la petrosa Suburra,
quella tanto invocata
non sa più dove trovarci
dopo qualche incorruttibile Addio.

di Enrichetta Glave, all rights reserved

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli Correlati