Nell’ambito delle indagini sulla situazione bellica in Ucraina, il 17 marzo 2023 la Pre-Trial Chamber II della Corte penale internazionale, sulla base delle richieste della procura del 22 febbraio 2023, ha emesso due mandati di arresto nei confronti di Vladimir Putin e Maria Alekseyevna Lvova-Belova.
Gli illeciti contestati sono il crimine di guerra di deportazione illegale di popolazione – nella specie bambini – e di trasferimento illegale di popolazione (sempre bambini) dalle aree occupate dell’Ucraina alla Federazione Russa [gli artt. 8(2)(a)(vii) e 8(2)(b)(viii) dello Statuto di Roma sono le norme violate].

Vladimir Putin, in qualità di Presidente della Federazione Russa, sarebbe personalmente responsabile per aver commesso gli atti direttamente, congiuntamente con altri e/o attraverso altri [art. 25(3)(a) dello Statuto di Roma], e per non aver esercitato un controllo adeguato sui subordinati militari e civili che hanno commesso gli atti, o hanno permesso la loro commissione, e che erano effettivamente sotto la sua autorità e il suo controllo, in virtù del principio di responsabilità del superiore [art. 28(b) dello Statuto di Roma].
Maria Alekseyevna Lvova-Belova, in qualità di Commissario per i diritti dei bambini presso l’Ufficio del Presidente della Federazione Russa, sarebbe personalmente responsabile per aver commesso gli atti direttamente, congiuntamente ad altri e/o tramite altri [art. 25(3)(a) dello Statuto di Roma].
I crimini suddetti sarebbero stati commessi nel territorio occupato dell’Ucraina almeno a partire dal 24 febbraio 2022.
I Giudici preliminari hanno deciso di secretare i mandati, al fine di proteggere le vittime e i testimoni, nonché per salvaguardare le indagini. Tuttavia, considerato che la condotta sembra essere ancora in corso, la Camera ha autorizzato la pubblica divulgazione dell’esistenza dei mandati, il nome degli indagati, i reati per i quali sono stati emessi e le modalità di responsabilità stabilite, poiché in tal modo si possa contribuire a prevenire l’ulteriore commissione di reati, realizzando così l’interesse della giustizia.