La Posta del Coach
Prima puntata

La Posta del Coach (1°)

La nuova rubrica di The Freak nella quale un mental coach
un allenatore mentale, Berardo Berardi, risponderà ai quesiti dei lettori

di Berardo Berardi
di Redazione The Freak

La Posta del Coach
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La Posta del Coach (1°)

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di Berardo Berardi
di Redazione The Freak
La Posta del Coach

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Prima puntata

La Posta del Coach (1°)

La nuova rubrica di The Freak nella quale un mental coach
un allenatore mentale, Berardo Berardi, risponderà ai quesiti dei lettori

di Redazione The Freak
di Berardo Berardi

Da oggi The Freak lancia una nuova rubrica nella quale Berardo Berardi, un mental coach, risponderà ai quesiti dei nostri lettori. Parleremo dei problemi e delle emozioni che abbiamo vissuto e che continuiamo a vivere in questo difficile periodo. Nella prima puntata affrontiamo il tema dell’amicizia. E per sapere che cos’è e soprattutto che cosa fa un mental coach, vi consigliamo di vedere il video!

Il quesito

“Ho sempre diviso le mie amicizie tra quelle importanti e quelle più superficiali. Ma in fondo mi sono confrontata “veramente” solo con chi sentivo vicino.

Ultimamente ho voluto provare ad avvicinarmi a persone diverse da me e che non mi piacciono totalmente perché ho pensato che l’amicizia può essere anche andare a mangiare una pizza senza necessariamente sentirsi in sintonia con l’altra persona. Ci ho provato ma poi sto male quando vedo che dall’altra parte non c’è uguale linguaggio.

Vorrei tanto imparare a farmi scivolare le cose che non mi piacciono totalmente e prendere solo quelle che mi fanno stare bene. Ma non riesco.

Come posso imparare?”

La risposta del Coach

Cara Amica, dalla Tua comunicazione, intanto, emerge una cosa. Operi una sorta di classificazione che prevede che ci siano da una parte gli amici con la “A” maiuscola, evidentemente che stimi immensamente e li reputi capaci di analisi approfondite, tanto da rapportarti in modo speciale, lasciandoti andare a confidenze anche importanti e, probabilmente, confrontandoti con loro anche su questioni di elevato spessore. Dall’altra ci sono gli altri che consideri amici di categoria inferiore, se mi lasci passare questa definizione, magari suddivisi in diverse categorie, con i quali, quanto più si scende verso il basso, nella classifica, condividi momenti, confronti e situazioni sempre più leggeri, se non addirittura, superficiali. 

Intanto, tranquilla, è una cosa che, non dico facciamo un po’ tutti, ma lo facciamo in molti. Almeno, questo è un modo di agire che mi appartiene.

Quello che emerge, da quanto hai esposto è che, ultimamente, hai provato a frequentare amicizie non di prima categoria cercando, però, di avere un livello di confronto da categoria top e ne sei rimasta delusa, nel momento in cui, hai constatato che questi amici, non sono all’altezza delle tue aspettative, sulla base dei tuoi standard più elevati.

E dici di rimanerci male. Così male, da sottoporre a me questa domanda: “Come posso imparare?”

Intanto, come tutte le cose della vita, bisogna vedere che cosa vuoi imparare per non stare più male. 

Vuoi imparare a capire in anticipo, cioè in una fase iniziale di conoscenza, se le persone con cui intendi confrontarti possano essere all’altezza delle tue aspettative più elevate? 

Oppure vuoi imparare a gestire meglio la delusione?

Sembra, infatti, più questa seconda, l’esigenza che hai, considerando il fatto che dici che vorresti essere capace di farti scivolare addosso quello che non Ti piace, prendendoti solo il meglio da ogni situazione.

Vedi, la questione, sta un po’ nelle aspettative. Rimaniamo delusi, quando riponiamo in altre persone, aspettative che poi non vengono soddisfatte, per i più svariati motivi, compreso quello che, semplicemente, le persone da cui attendi un certo tipo di comportamento non sono all’altezza di questo oppure non sono disposte a darti quello che avresti voluto.

Ultimamente sei rimasta delusa in tal senso, da persone che, da quanto dici, già avevi la consapevolezza che non potessero essere all’altezza del livello che avresti voluto. 

Dunque, in questo caso, si trattava di una delusione annunciata, se ci pensi. E allora, mi sento di darti una risposta alla tua domanda, ma anche di porti un quesito sul quale il trovare una risposta, da parte Tua, forse ti aiuterà riflettere.

La risposta è: puoi ridurre al minimo la delusione se, prima di elevare il confronto con le persone con cui interagisci usi cautela, cioè usi la precauzione di conoscerle sempre più profondamente, ma lentamente, sottoponendole, ad una sorta di esami, di volta in volta più impegnativi, per vedere se possono essere all’altezza. 

Diversamente, mi limiterei a quella che tu definisci una semplice uscita per mangiare una pizza, sia che il processo di conoscenza non sia stato avviato, sia che già sai, esame o non esame, che il tuo interlocutore non possa darti più di tanto, ma limitando grandemente le aspettative. 

A meno che, nella Tua concezione di vita, non immagini di utilizzare il Tuo tempo libero, solo per momenti di grande intensità e, quindi, solo con amici di massima categoria, evitando, invece, di vivere momenti di estrema leggerezza con persone, diciamo, meno dotate di capacità analitiche. Perché, se così fosse, allora lo screening che dovresti fare, sia in selezione sia in approfondimento di conoscenze, dovrebbe essere molto rigoroso.

E veniamo alla domanda. Da quello che racconti, sembrerebbe che Tu abbia, ultimamente, frequentato persone che, già in partenza, valutavi non all’altezza dei già nominati standard e, nonostante questo, hai provato ad elevare il livello di confronto. 

Ti sei chiesto che cosa Ti ha portato a fare questa scelta? Forse, dovresti fare chiarezza nel quadro completo delle tue aspettative. 

Potresti scoprire che, oltre all’esigenza di confrontarti su tematiche importanti con persone di spessore, hai necessità anche di altro tipo di confronto, con persone, magari, meno strutturate che, tuttavia, Ti soddisfano sotto altri aspetti della tua persona. 

Rispondere a questa domanda, potrebbe aiutarti, non solo a fare chiarezza dentro di te e a limitare prossime delusioni, ma anche a conoscerti meglio che, in fondo, è un qualcosa che vale sempre la pena di fare.

Che cos’è un mental coach e chi è Berardo Berardi?

Berardo Berardi, mental coach

Berardo Berardi è un mental coach. Un allenatore mentale. Il suo ruolo è quello di affiancare persone e aziende, aiutandole nell’impegnativo compito di focalizzare e raggiungere gli obiettivi, in qualsiasi ambito, professionale, aziendale, personale, sentimentale. Fa questo, attraverso un confronto nel quale, con le giuste domande, supporta chi si è rivolto a lui, nel mettere in ordine, pensieri, ragionamenti, stati d’animo e ad utilizzarli nel modo migliore.

Una risposta

  1. Berardo sebbene avessi sottovalutato la portata della domanda, la tua risposta mi ha stupita poiché sei riuscito a toccare molti temi e nonostante tu lo abbia fatto in poco tempo mi hai dato spunti di riflessione interessanti rispetto alle aspettative ed alla capacità e la modalità di proteggersi dalle delusioni. Mi é molto piaciuto il suggerimento del test che di volta in volta diventa più impegnativo.. mi sembra un ottimo consiglio. Grazie

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