Portami la notte

di Enrichetta Glave

Portami la notte

di Enrichetta Glave

Portami la notte

di Enrichetta Glave

Portami la notte

Portami la notte
e intreccerò i tuoi dubbi
alle lunghezze dei miei capelli colore
dell’ebano.
Portami la notte
che sorveglia le maree
e le ammansisce all’alba
di un giorno nuovo. Proprio come
tu hai fatto con le nostre parole,
quando hai deciso che forse
era meglio tacere.
Portami la notte
e sconfiggerò l’ottenebrante
persistente timore d’amarti
io sola e senza alternative,
tu fammi morire un giorno
in totale oscurità ché la troppa luce
ha finito per confondermi.
Giorni verranno stracolmi di solitudine,
di tanto in tanto a ricordare vanesie
promesse. Dovessi mai schiudere le palpebre
e nel mentre scoprire che la realtà
è per sua natura ingannevole
e i miei occhi gocciano ancora
inumiditi di sogni.
Tra queste lenzuola di cotone
e desolazione intrepida, attendo
l’ancestrale congiungersi delle nostre
mani fredde: potessimo finalmente
trovare redenzione,
impunemente tornare a carezzare
quella famigliare dolce microeternità
che soltanto in due sapemmo generare.

 

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