Pirandello in siciliano rivive con The Freak editori

di Redazione The Freak

Pirandello in siciliano rivive con The Freak editori

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Pirandello in siciliano rivive con The Freak editori

di Redazione The Freak

‘U ciclopu nella nuova edizione a cura Peppe Leonardo Gallato

The Freak editori e Luigi Pirandello: dal centro del mediterraneo al ritorno alle origini.

Nell’anno del centocinquantesimo anniversario dalla nascita di Luigi Pirandello, The Freak editori inaugura la collana Palmyra, dedicata ai classici, proponendo una nuova edizione di uno tra i drammi meno noti della sua opera. Si tratta de ‘U ciclopu (prima assoluta: Teatro Argentina, 26 Gennaio 1919) traduzione in dialetto siciliano di un antico dramma satiresco di Euripide, genere teatrale a metà tra la tragedia e la commedia che non ha avuto fortuna postuma. Peppe Leonardo Gallato ha curato una nuova edizione critica, una Introduzione e un Commento, nonché la prima traduzione in italiano dell’opera.

            ‘U ciclopu di Pirandello non è una semplice traduzione: egli, infatti, non si limita a tradurre (dall’italiano al siciliano, come dimostra Gallato nell’Introduzione) ma crea un dramma interamente autonomo: pur conoscendo lo statuto tipico di un dramma satiresco, Pirandello fa scadere il dramma in una farsa campestre, e lo fa attraverso la marcatura linguistica dei tre personaggi sulla scena: un grezzo campagnolo, il Ciclopu, avvezzo all’isolamento, alla solitudine e vicino solo alle leggi che egli stesso si è dato (anche se questi sono tratti etici tipici del Ciclope già in Euripide); Silenu, un popolano ingenuo che vorrebbe farsi furbo per non essere gabbato da una realtà umana avvezza all’inganno del prossimo; e infine il paesanotto che cerca goffamente di imborghesirsi, Ulissi, culturalmente molto vicino agli altri due personaggi, distante da essi solo per estrazione sociale (è pur sempre il sovrano d’Itaca) e urbana (dalla marcatura linguistica che Pirandello gli imprime sembra provenire dalla città e non dalla campagna). Ulissi parlerà, così, un dialetto caratterizzato da ipercorrettismi e dalla fonetica italianizzante, un registro linguistico talmente vario che Gallato tenta di riprodurre, nella traduzione in lingua italiana, sicilianizzando il testo, per “ricreare l’effetto di distorsione linguistica che un non parlante siciliano non potrebbe mai avvertire”, come precisa nella Nota al testo.

La trama

La trama è quella, nota, di Ulissi che giunge alla grotta del Ciclopu, trovando fuori di essa Silenu con i suoi figli, i Satiri (che rappresentano il Coro) disperati per la mancanza del vino, e pronti alla truffa e all’ipocrisia: il Ciclopu farà da subito intendere la sua rozzezza e il suo disprezzo di qualunque rito sacro e costume comportamentale, divorando alcuni compagni di Ulissi, non prima di averli cotti a puntino: è con la promessa di ricondurli in Grecia, presso Bacco, a gustare nuovamente del vino, che Silenu e i Satiri aiutano Ulissi a compiere il tremendo atto dell’accecamento del Ciclopu, unica possibilità di sfuggire al mostro e di riprendere il largo.

Le origini de ‘U Ciclopu di Luigi Pirandello

La traduzione fu da subito pensata per la messa in scena. Nel 1919 a Roma, presso il teatro Argentina, scrittori e drammaturghi siciliani diedero vita, su impulso di Nino Martoglio, alla Compagnia drammatica del Teatro Mediterraneo, con l’ambizioso obiettivo di rivalutare la cultura meridionale proprio negli anni in cui, dopo la prima guerra mondiale, il divario tra Nord e Sud si stava facendo incolmabile. Ecco che ‘U ciclopu, le cui vicende Euripide aveva collocato in Sicilia, all’ombra dell’Etna, si prestava benissimo ad una traduzione dialettale, e il Coro dei Satiri permetteva una immersione delle vicende in un ambiente bucolico, dando al dramma un carattere di favola campestre.

La nuova edizione a cura di The Freak

La prefazione dell’opera è curata da Michele Napolitano, professore di Letteratura greca all’Università di Cassino e autore, fra l’altro, di una famosa edizione del Ciclope di Euripide per i tipi della Marsilio: egli traccia il percorso storico delle edizioni de ‘U ciclopu, ricordando gli unici due editori dell’opera, Pagliaro (1967) e Varvaro (2007): tra i due, solo il primo dedica al testo una intera pubblicazione, mentre Varvaro la inserisce nel volume dei Meridiani dedicato ai drammi dialettali di Pirandello.

Occorreva, pertanto, una riedizione a sé stante del dramma, che grazie alla prima traduzione italiana permetterà a chiunque di gustare i dettagli di un testo tanto vario e ricco di comicità, e con un’Introduzione e un Commento che aiuteranno ad approfondire gli aspetti stilistici e strutturali del testo, ridando una nuova luce e quella fortuna che, per troppo tempo, sono mancate all’opera.

La copertina, di Giulia Ferrucci, riporta un particolare di un acrilico su cartoncino di Federica Sessa, che ha voluto rappresentare l’isolamento e la elementare semplicità del rozzo Ciclope con un corpo quasi scomposto in masse muscolose e in posizione contorta e scomoda, nel momento in cui Ulisse e i compagni trapassano il suo occhio con un tizzone ardente, accecandolo.

Biografia del curatore della nuova edizione critica

Peppe Leonardo Gallato nasce a Ragusa nel 1991 e si appassiona, sin da piccolo, alla letteratura, alla classicità e alla musica. Dopo la Laurea in Lettere classiche all’Università di Roma La Sapienza pubblica la silloge poetica Silenzi, in lingua italiana e in dialetto siciliano. Accosta alla scrittura poetica l’attività di cantautore e musicista, mettendo in musica i suoi componimenti. Consegue la Laurea magistrale in Filologia moderna nella stessa università, presso la cattedra di Storia della lingua italiana di Luca Serianni. Dedica i suoi studi letterari alla riscoperta di testi misconosciuti della letteratura italiana.

Il tour siciliano di presentazioni

            In questo mese di Agosto avrà inizio la prima parte del tour siciliano di presentazioni di‘U ciclopu, pertanto il pubblico interessato potrà conoscere l’opera, gli autori e gli editori:

2 agosto 2017 –  Scicli (RG), Via Aleardi, ore 21:00;

18 agosto 2017 – Raccuia (ME), Castello Branciforti, Piazza Castello, ore 18:00;

21 agosto 2017 – Monreale (PA), Biblioteca Santa Caterina, Via Pietro Novelli 5, ore 19:00;

22 agosto 2017 – Trapani (TP), Corso Vittorio 4 (Sede Leo Club), ore 19:00.

Da settembre sarà poi turno di Roma e di altre città italiane.

Nel periodo natalizio The Freak tornerà in Sicilia ed esattamente ad Agrigento, Palermo e Marsala.

Come acquistare l’opera

L’opera sarà acquistabile online, su Amazon e Ibs, nonché scrivendo direttamente a [email protected]. Essa, inoltre, sarà presente da Settembre presso alcune librerie indipendenti italiane.

 

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