“Perfetto” di Alessia Esse. Intervista all’autrice

di Ersilia

“Perfetto” di Alessia Esse. Intervista all’autrice

di Ersilia

“Perfetto” di Alessia Esse. Intervista all’autrice

di Ersilia

Perfetto, primo volume della “trilogia di Lilac”, è un romanzo distopico, forse l’unico di un’autrice italiana, Alessia Esse.

La protagonista è Lilac,  una ragazza vicina al diploma che vive con la nonna Francesca e Margot, detta Baguetta, la sua migliore amica, in un paesino tra le montagne francesi, Malorai. A causa di una sconosciuta sindrome che ha colpito gli uomini ,il paese è popolato da solo donne sotto il controllo di Vega G che ha vietato loro di leggere libri scritti da uomini, ascoltare musica composta da uomini studiare arte creata da uomini, vedere film in cui ci sono uomini e così discorrendo.Presto Lilac verrà mandata via dalla nonna e inizierà un viaggio che le farà scoprire la sua vera storia.

La lettura di questo romanzo è veloce e piacevole grazie allo stile dell’autrice “pulito” senza fronzoli ma non privo di descrizioni particolareggiate e complete. La presentazione dei personaggi è perfetta e empatica, il tutto raccolto in una trama originale e futuristica ma mai  scadente nel banale che mantiene viva l’attenzione del lettore.

E poi sarà vero che tutti gli uomini siano stati colpiti dalla sindrome?

Intervista all’autrice a cura di Ersilia Cuna per The Freak:

1) Partiamo dalla dedica del libro a sua madre. Le cose più importanti per una donna sono leggere e scrivere, sono solo queste le armi che possono aiutare una donna a ricoprire i ruoli più importanti del potere?

Per come la vedo io, non è tanto una questione di potere, quanto di indipendenza. Leggere e scrivere sono le uniche due cose, a mio avviso, che consentono ad un essere umano di acquisire libertà. Pensa a coloro che vivono nei paesi poveri, che non hanno modo di andare a scuola. Pensa all’epoca in cui erano solo gli uomini ad istruirsi. Leggere e scrivere sono due cose importanti perché consentono libertà e indipendenza, e solo attraverso libertà e indipendenza si può raggiungere il potere. Non parlo di potere sugli altri, ma di potere in relazione alla propria vita, alle proprie scelte. Sembro Oprah.

2) Sappiamo che ha iniziato e si è fatta conoscere nel web scrivendo fanficiton sulla saga Twilight. Una mossa “furba” per attirare pubblico o solo l’ispirazione del momento?

Assolutamente la seconda. L’idea di scrivere fan fiction è nata per caso, non è stata una cosa studiata. L’ho fatto perché mi divertivo a sguazzare in quel mondo, con quei personaggi. Non avrei mai potuto farlo “per obbligo”.

3) Come si trova la vera ispirazione? Ha luoghi e tempi preferiti del tipico scrittore?

Credo che ogni scrittore abbia il proprio ‘rito’. Per me funziona più o meno in questo modo: immagino una scena (e la musica mi aiuta molto in certi momenti), la lascio macerare per un po’ di tempo in testa, e poi la passo prima su carta e poi sul pc. Quando scrivo al computer ho bisogno di assoluto silenzio (senza tappi anti-rumore non andrei molto lontano), poca luce e di essere completamente sola.

Quando sono in difficoltà, poi, inizio a camminare. Testa bassa, mani chiuse dietro la schiena, cammino e penso alla scena, ai dialoghi, alle espressioni dei protagonisti. Lo faccio in casa, da una stanza all’altra, oppure vado al mare.

Per questioni di tempo, concentro la scrittura nel fine settimana, però non ho delle regole precise. A volte mi capita di scrivere 300 parole in un giorno, a volte macino 5000 parole in poche ore. Lo stato d’animo conta molto.

4) Arriviamo a “Perfetto”. Perchè ha scelto TheFreak per iniziare a far conoscere la storia con il titolo “Lilac”?

 Premetto che avevo un po’ di paura quando The Freak mi ha contattata. Adoravo la storia, ma temevo che a voi e ai vostri lettori potesse non piacere. Poi, però, mi sono ritrovata a collaborare con persone entusiaste e innamorate come me di Lilac, per cui tutte le paure sono andate via.

Credo che questa storia sia molto “freak”, sia per quanto riguarda i personaggi che per la trama. Io sono senza dubbio super-freak, quindi quale luogo migliore per farla conoscere?

5) Autoprodursi e autopubblicarsi sicuramente è stato impegnativo. Dopo quanti no e porte chiuse ha preso questa decisione? E’ l’unico modo oggi per uno scrittore emergente di avere la sua possibilità?

In verità non ho contattato nessuno prima di scegliere l’autopubblicazione. Né editori, né agenti letterari. Ho deciso di seguire questo percorso anche per evitare di investire tempo e risorse che, inevitabilmente, devono essere investite quando contatti editori e agenti.

Come hai ben detto, autopubblicarsi è impegnativo. Non è l’unica chance, per uno scrittore emergente. Si può tranquillamente inviare il proprio manoscritto alle case editrici. L’autopubblicazione, però, è l’unico modo per “tenere tutto sotto controllo”. Le scelte, le responsabilità, i successi e i fallimenti sono tutti a tuo carico.

Non considero il self-publishing una soluzione facile, né una scorciatoia: è un metodo di pubblicazione diverso, che ha i suoi pro e i suoi contro. Personalmente, posso dire che i pro superano (e di molto) i contro.

6) Invogli i lettori di TheFreak a comprare il libro. E per chi già l’avesse fatto e letto tra Elia e Baguette chi è il personaggio più “freak” e perchè?

Lettori di The Freak, avete mai pensato a come sarebbe il mondo se l’altro sesso non ci fosse più? O se la musica fosse proibita? Bello/brutto, vero? Non così bello/brutto come in Perfetto.

Per chi ha letto il libro, invece: Baguette è molto freak. Ve ne accorgete subito, anche solo leggendo i primi capitoli qui sul sito.

Ed Elia? Elia è parecchio freak. Ma per conoscere questo suo lato, dovrete attendere il secondo libro della trilogia, Segreto.

(E lo stesso vale per Lilac!)

Grazie per questa intervista, Ersilia. A te e a The Freak auguro il meglio per la vostra bella piattaforma.

Ai vostri lettori auguro di leggere sempre bei libri.

(primi 6 capitoli)

(link per acquistarlo)

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