Mi chiedo se vedrai mai
il silenzio plumbeo
oltre mio rosso sorriso,
il filo di ferro
che cuce
pezzi di carne che la vita mi ha sgualcito.
Se mi chiederai mai
di dare suono
al sospiro muto
che lascio cadere sul marciapiede
mentre ancora
guardo la Luna.
Ho imparato
a lasciare
il silenzio al silenzio,
il sorriso all’indifferenza
il canto al vento.
Mi basta
essere seme
per terre feconde
senza sperare
di essere
di piĂą.
di Giulia Covelli, all rights reserved