Natività

di Bruna Piacentino

Natività

di Bruna Piacentino

Natività

di Bruna Piacentino

Sempre starete tra menti e ricordi
luoghi lontani e scelte incuranti
piccoli amori di fiamma soffusa
eterni a bussare di cuore e di gola,
distesi e supremi sopra orizzonti
e dentro una bolla finiti allo schiocco:

è bastato un ultimo,
vivido tocco.

Mai e per sempre vi chiudo in soffitta,
umide e fredde, bagnate di chiuso
ma vividi e arsi, ceppi di fuoco
alti e possenti miei girasoli
versi di prosa su lignee sculture.

C’è un’altra fessura sui muri di pietra,
scorgo tutt’ora giorni maestosi,
e noia felice al caldo di un’anima.
fiamme gentili, libri e progetti,
la notte ed il giorno
sogni più svegli.

A tutte le donne del mondo:
lasciate alle spalle quel che vi lega
ad una sola firma sbiadita
di questi immaturi piccoli versi.
Nulla vi cela altre conquiste
che lente si schiudono tra i palmi assopiti,
di mani e di braccia vive di attesa,
o gambe impazzite e danzanti di corse.
Nulla vi impone, oltre l’effimero
di lungimirare stelle e farfalle,
spiagge di ghiaccio e piogge di stelle,
timidi e candidi baci nel Sole.

Date alla luce l’anima in fiore,
la notte ed il giorno,
sogni più svegli.

 

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