Mi sono sopita

di Lucrezia Lenzi

Mi sono sopita

di Lucrezia Lenzi

Mi sono sopita

di Lucrezia Lenzi

Mi sono sopita

dopo un lungo pianto

in un broncio disossato

ch’era stato un tempo

un groviglio

di rovi e more selvatiche

dove eri solito

graffiarti

il cuore e le dita

ed io dipingermi le labbra, nude,

con il tuo sangue

fedele

e giocare a fare la donna

cullandomi nel grembo

le ordite speranze del mattino.

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