Metro A
In questo sottile cunicolo di terra
sei faccia che ho atteso e sguardi che ho perso,
non ti sono distante ma di cercarti non ho voglia
sicura di averti legato all’umanità
di cui non conosco il nome ma soltanto la forma.
Non ho chiesto di rincontrarti
ma il dubbio abbaglia una tediosa giornata
e così ti cerco nella stessa direzione
invano seguendo i passanti incappucciati.
Cos’è una nave prima del suo porto?
Dove termina un lancio cieco di parole?
di Enrichetta Glave, all rights reserved