L’INFERNO DEGLI INDOMABILI

di Enrichetta Glave

L’INFERNO DEGLI INDOMABILI

di Enrichetta Glave

L’INFERNO DEGLI INDOMABILI

di Enrichetta Glave

L’INFERNO DEGLI INDOMABILI

C’è un altro universo
più grande dei corpi
della dimensione dei passi
veloci
innocenti.
C’è un limbo sospeso
dove gli indomabili attendono
di risorgere insieme.

Eternamente li vedrai
strapparsi dal petto
gli impavidi cuori
purché tornino
a battere
su quell’altare che fu
la loro vita scellerata.

Il vuoto inespresso
e gli ubriachi anni
e i fallaci amori
e i lividi indolori
per le calde mani,
tutto succhiarono
questi uomini accecati.

Ma ora che il tempo
non sa più mentire
alle membra stanche,
supplici invocano la morte

come estremo piacer.

Oh misere ombre
schiave feconde
di un nuovo dio,
il mondo v’ha perse
ora che non vi comprende
ora che siete sagge
e senza più voglie.

Beate abitate
un inferno fedel
che vi restituisce gli eccessi,
le notti più buie.
E il dolore non piove
sui peccati taciuti.

Solo l’abisso
del temuto Acheronte
vi placa l’inedia la sete
dalle golose bocche.

Ora e sempre perite
tra fiamme e tormenti
come più vi piacque
sul manto della terra
in quell’umano tempio
dove nessuna creatura
vi seppe mai spegnere
e neppure un letto sì un letto
completamente vi arse.

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