Last night with Elio e le Storie Tese

di Tommaso Fossella

Last night with Elio e le Storie Tese

di Tommaso Fossella

Last night with Elio e le Storie Tese

di Tommaso Fossella

LAST NIGHT WITH ELIO E LE STORIE TESE

Un addio in grande stile, un concerto per salutare i propri fan romani in una modalità che può confarsi solo a una band come gli Elio e le Storie Tese.  Il concerto tenutosi alla cavea dell’Auditorium Parco della Musica in occasione del loro tour d’addio dopo il loro scioglimento, lo storico gruppo italiano ha regalato una serata all’insegna del divertimento, dell’ironia dissacrante e ovviamente un spettacolo musicale di altissima qualità.

E così, in una fresca serata di giugno la band al completo, con la sola assenza di Rocco Tanica, si è esibita in un concerto di oltre due ore, suonando tantissimi dei loro successi accumulati in oltre trent’anni di carriera. Il concerto si è aperto con uno dei loro brani più famosi, Servi della Gleba, al quale ha fatto seguito l’altrettanto ironica Burattino senza fichi, ma la serata è stata un susseguirsi di grandi successi storici come Essere donna oggi, La terra dei cachi, Luigi il pugilista, Il vitello dai piedi di balsa, Fossi figo, La terra dei cachi, Parco Sempione E l’immancabile Tapparella in chiusura. Non sono mancati i siparietti, in particolar modo tra Elio e Tanica “Viganò”, sostituto alle tastiere di Rocco Tanica, che con una voce stravolta dal sintetizzatore, ha regalato momenti di imparagonabile comicità. Surrealismo, sessualità, religione e società i temi presi maggiormente di mira dalla band con l’ormai consueta complicità del pubblico, un pubblico eterogeneo composto da famiglie, ragazzi e adulti, tutti uniti dalla passione per una delle band più simpatiche e brave della scena italiana e che forse ci lasceranno definitivamente. Il “forse” in questo caso è d’obbligo, perché Elio & co ci hanno abituato a molti scherzi riguardo la loro sorte nel corso della loro carriera, inoltre alla prima uscita in scena della loro ormai storica mascotte Mangoni, si è fatto riferimento a un luogo e una data: Campovolo 2021, noi aspettiamo fiduciosi.

Dicevamo della bravura della band, si perché per chiunque non li conoscesse veramente o per chi ancora non avesse mai avuto la possibilità di vederli suonare dal vivo, gli Elio e le Storie Tese sono una band composta da musicisti eccezionali che hanno saputo accostare alla perfezione testi demenziali nelle tematiche, ma con una scrittura intelligentissima, a musiche di elevatissimo livello e stiamo parlando di cambi di tempo, e di genere musicale all’interno dello stesso brano anche più volte, a queste doti musicali si affianca la spettacolare vocalità e conoscenza canora di Elio. Nel repertorio della band ci sono canzoni rock, funk ma anche disco e ritmi latino americani. C’è talmente tanta fantasia che, da un momento all’altro negli spazi all’aperto della Cavea dell’Auditorium della Musica di Roma è iniziato un trenino di persone che fino a poco fa erano sedute composte all’ascolto e che è durato per un medley di quasi dieci minuti. Pensate possano essere finite le sorprese? Assolutamente no. Non passa molto tempo dal medley che la band si eclissa per lasciare spazio ad un momento solistico per il bravissimo batterista Christian Mayer, che decide di usare il suo tempo per manifestare la propria bravura attraverso una lezione di ritmica in un siparietto giocoso con il pubblico in cui ha fatto cantare le ritmiche da lui suonate, e come poteva rispondere il colto pubblico di Elio e le storie tese? Senza sbagliare un colpo ovviamente. Molto bello anche il finale in cui è tornato sul palco il Coro Pop di Salerno che ha aperto il concerto con dei bellissimi medley e che sul finale appunto, si è esibito insieme alla band e durante i molti minuti di applausi conclusivi hanno cantato una versione corale di “Arrivedorci”.

Speriamo quindi si tratti veramente di un arrivederci più che un addio perché questo paese ha bisogno di di musica di questo livello e di band capaci di riunire migliaia di persone di tutte le età e farle ridere per ore, proponendo allo stesso tempo un livello musicale che sa fare concorrenza ai migliori musicisti del mondo. E ora aspettiamo che i Litfiba facciano una canzone in cui chiedono agli Eli di tornare insieme.

di  Tommaso Fossella, all rights reserved

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