La voce che ferrea martella

di Bruna Piacentino

La voce che ferrea martella

di Bruna Piacentino

La voce che ferrea martella

di Bruna Piacentino

La voce che ferrea martella

Non importa
quale piuma mi bussi ancora alla porta,
quale ennesima avanzi
calda di voce, gravida e tenue
tra i ruvidi scogli di squame e di arterie.

C’è un’onda che irrompe
feroce e superba
che ordina ai segni scavati sul viso
di ammutolirsi e stringersi i denti,
serrarsi le labbra in braccio alla sete.

Non sento le voci, alcuna parola
lente sparite, tenere braccia
e voci soffuse al chiaro di lume
al raro torpore e umile suono.

C’è un morso meccanico
in fondo allo sterno
che inchioda ad incastro sputi di orrore
ossei rifiuti e grezze indulgenze,
martella la voce sui pugni di legno,
la voce che ferrea martella.

Prova anche solo a bussarle alla porta,
di fiabe e intenzioni sacro e gentile,
prima di non percepirti più in seno alla Vita
La voce che ferrea martella.

di Bruna Piacentino, all rights reserved

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