LA T-SHIRT CHE RACCONTA: INTERVISTA A MARIANNA BONELLI, DESIGNER E CREATRICE DEL MARCHIO TUO TUA

di Redazione The Freak

LA T-SHIRT CHE RACCONTA: INTERVISTA A MARIANNA BONELLI, DESIGNER E CREATRICE DEL MARCHIO TUO TUA

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LA T-SHIRT CHE RACCONTA: INTERVISTA A MARIANNA BONELLI, DESIGNER E CREATRICE DEL MARCHIO TUO TUA

di Redazione The Freak

La t-shirt che racconta: intervista a Marianna Bonelli, designer e creatrice del marchio tuo tua

Le t-shirt  tuo tua, nella loro elegante semplicità  colpiscono dritto al cuore, proprio come la loro creatrice Marianna Bonelli. Dopo esperienze sia nel lussuoso mondo della couture, sia nel frenetico ambiente del pronto moda, questa giovane e talentuosa creativa matura l’idea di realizzare una linea di t-shirt ricamate a mano, un prodotto facile e allo stesso tempo estremamente sofisticato.

Come è nato il progetto tuo tua?

Tuo tua nasce un po’ per gioco, un po’ per la mia voglia di creare, in un periodo in cui mi ero rimessa in gioco con gli studi. Mi capitarono tra le mani dei vecchi ricami divertenti e pensai di applicarli sulle t-shirt, capi che ho sempre considerato adatti a chiunque e portabili dalla mattina alla sera. Ho iniziato riproponendo dei miei vecchi disegni, scenette di vita quotidiana in chiave glamour; le trovavo molto divertenti e, soprattutto, piacevano a chiunque le facessi vedere. Da là la cosa si è pian piano ingrandita, ho registrato il marchio, realizzato il primo sito, pensato al packaging….

Come definiresti il tuo prodotto?

Easy-chic ed ecologico! Easy per la facilità  con cui lo si può indossare, chic perchè si tratta di un prodotto unico realizzato a mano, ecologico in quanto  si avvale, per il ricamo, non di macchinari moderni, ma di telai in legno. Ogni t-shirt è per me come un foglio bianco, l’ago una matita e il filo la sua mina.

Ti sei focalizzata su un mono prodotto, in questo caso la t-shirt bianca, perché?

La scelta è ricaduta sulla t-shirt perchè è un capo amato ed indossato da tutti; il bianco l’ho utilizzato  per creare un contrasto con il nero del ricamo, gli unici tocchi di colori sono quelli delle pietre che impreziosiscono il disegno. Comunque è nei miei progetti espandere la produzione ad altri capi, ma preferisco dare tempo al tempo per poter fare le cose per bene.

La scelta del ricamo a mano, il packaging che richiama un sacchetto di fragranti panini: sono elementi che richiamano memorie antiche  e familiari. In che misura sono presenti nel brand? Che importanza hanno per te tradizione ed innovazione?

Mi piace pensare che chi compra o riceve una mia t-shirt debba aprire il sacchetto di carta e sciogliere il fiocchettino che avvolge il capo, una sorta di rito per un prodotto prezioso. Credo che tradizione e innovazione siano fondamentali, in un paese come il nostro il richiamo alla tradizione è forte e non può mancare. Personalmente mi affascinano gli artigiani, ogni volta che ho la fortuna di vederne uno all’opera, ne rimango incantata!  E mi piace l’idea di considerarmi un pò artigiana per via del mio lavoro.

Raccontaci gli inizi: le difficoltà  e le soddisfazioni. Che consigli daresti a chi si appresta a lanciare il proprio prodotto?

All’ inizio è stato difficile soprattutto  riuscire a distribuire la collezione non avendo rappresentanti;  mi presentavo personalmente  nei negozi per promuovere il mio prodotto e da qui sono nate piccole soddisfazioni, come ad esempio riuscire a vendere nel mio negozio preferito a Positano! Per fortuna la mia famiglia ed i miei amici mi hanno sempre supportata! A chi, che come me, vuole lanciare il proprio brand, consiglio di credere fino in fondo nelle proprie capacità , di non aver paura di rischiare e di mettersi in gioco: con la passione e la volontà  si riesce a fare tutto e a superare paure e difficoltà.

Da cosa trai ispirazione per i ricami? Qual è il valore aggiunto del tuo prodotto?

Tuo tua è un marchio che grida l’ amore! Dopo la prima collezione dedicata alle mie amiche (ogni disegno era legato ad una loro caratteristica e portava il loro nome) ho ripercorso le mie passioni: il viaggio, lo sport… Ritengo che il valore aggiunto sia proprio il ricamo a mano, che unisce sapienza antica alla moderna concezione di fast fashion.

Che importanza ha avuto il web nella promozione del marchio? Ti sei avvalsa anche di spazi di promozione tradizionali?

La rete ed in particolare i social network, possono aiutare i nuovi brand a farsi conoscere, con poche risorse economiche si riesce a  raggiungere una buona fetta di mercato e tenerla costantemente aggiornata. Per promuovere tuo tua ho partecipato ad alcune fiere, ad eventi nei locali, tra questi, il T-shirt Party al Circolo degli artisti a Roma. Quest’anno ho pensato ad una presentazione itinerante della collezione S/S 2012  lungo le vie di Milano, durantela Fashion Week, che ha suscitato l’interesse degli addetti ai lavori.

La più grande soddisfazione fino ad ora?

Sicuramente aver raggiunto il mercato giapponese.

Dove troviamo le tue t-shirt  e che progetti hai per il futuro?

Per ora si trovano a Roma, Viterbo e Firenze, spero di raggiungere altre città  quanto prima! Dalla prossima stagione, dopo tante richieste, proporrò anche una collezione maschile.

3 risposte

  1. E’ bello entrare in un negozio e trovare qualcosa di nuovo, di originale, senza avere il timore di vederlo addosso ad altre diecimila persone.

    1. Il rischio di omologazione è molto alto (le catene low cost sono ormai dappertutto), per questo è importante dare spazio alle nuove idee.
      I giovani designer vanno sostenuti e, dove possibile, acquistati!!!!!!!!

  2. Complimenti a intervistatrice e intervistata! I brand come questo, e la cura per certi dettagli, forse sono l’inizio per rendere la moda e i concetti come “chic” raggiungibili anche ai più “profani”. Attendo la collezione maschile.

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