La mia vita da Nerd – racconto

di Redazione The Freak

La mia vita da Nerd – racconto

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La mia vita da Nerd – racconto

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Ci sono quasi, non devo mollare proprio adesso. Non sono riuscita a contattare Clara, con tutti quei cellulari non risponde mai a nessuna telefonata, volevo parlarle dei miei progressi di oggi. Sarà troppo impegnata con la sua vita da nerd, mi pare che si dica così; io, per curiosità, sono andata a cercarne il significato arrivando alla conclusione che sono una nerd anch’io. “Individuo con una predisposizione per la ricerca intellettuale”, mi calza perfettamente, la differenza è che Clara sta sui social network, anche se non risponde alle mie telefonate.

La giornata di ieri é stata molto impegnativa, ho conosciuto un amico di mio nonno che mi ha mostrato come si fa l’intreccio finale; é proprio difficile, non so se sarò in grado di farcela da sola. Devo imparare in fretta. Clara mi ha mandato un sms: “Collegati in chat”. Impossibile, in campagna non c’è connessione internet.

Oggi mio nonno é proprio in forma, mi ha portato in giro tra le piante di salici: “ Quando avevo nove anni il tuo bisnonno mi ha insegnato a distinguere gli esemplari migliori, non ero molto interessato ma poi sono diventato il più bravo, modestia a parte”.

Quanto gli voglio bene. Mia nonna deve aver avuto un colpo di fulmine con lui, non gliel’ho mai chiesto ma so che era davvero un bellissimo ragazzo; le foto nella sua camera da letto lo ritraggono nei suoi anni migliori, muscoli (quelli veri) e uno sguardo ammiccante, lo stesso di adesso.

Clara mi ha detto di voler venire in campagna perché vuole “postare un video del posto”, parole sue. Per me, il programma di oggi è quello delle bottiglie, ho vaghi ricordi di gente che veniva qui a comprarne a decine, mio nonno é sempre stato bravo negli affari: “ State sicuri che queste bottiglie non si romperanno mai”, diceva a tutti.

Non credo che sarò mai così convincente. Dopotutto, quella della persuasione é una sua dote naturale, da sempre: con la sua verve, mio nonno vuole sempre farmi credere che va tutto bene. E vorrei crederlo davvero come facevo da bambina, non sa quanto.

Ho parlato con il signor Conti, mi ha dato la sua parola di abbassare l’affitto del negozio di mio nonno: “Lo faccio solo perché ho sempre avuto una grande stima nei confronti di quell’uomo”. Clara mi ha consigliato di aprire un negozio on line, non potrei mai. Mi mancherebbe quel contatto con la clientela protagonista di tutti i racconti di mio nonno, ricordo ancora l’episodio della vecchietta, il suo cavallo di battaglia: “Un giorno una donna m’ha chiesto che le realizzassi una sedia per fare accomodare il postino che le ricordava tanto il marito defunto, faccio anche da agenzia matrimoniale”. Ridevamo tutti, ogni volta.

Se n’è andato un giorno di settembre. Non so quante lacrime ho versato, di sicuro so che la sua passione sarà la mia missione.

Ho ventisette anni e, non per vantarmi, ma sono la migliore nella realizzazione di ceste in vimini, bottiglie, sedie e tutto ciò che mi viene chiesto. Secondo Clara dovrei aprire una pagina “vintage” su un social network. Io, intanto, mi intreccio sta cesta.

 di Valentina Carmen Chisari   All rights reserved

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