Sei tu,
in sella ad una stella,
che ci guardi dall’alto,
e ci fai la linguaccia;
che spalanchi i tuoi grandi occhi,
e ci fai l’occhiolino;
che ci prendi in giro mostrando il tuo lato b.
Sei tu,
in sella ad una stella,
ricciolone d’oro,
come vogliono gli sponsor,
e come piace anche a Kate.
Sei tu,
in sella ad una stella,
che urli, scalci, provochi, ti diverti.
Sei tu,
in sella ad una stella,
generoso, sincero, mai scontato,
un po’ matto e incosciente,
alla continua ricerca del brivido,
come tutti i piloti,
ma campione,
come solo i romagnoli.
Sei tu,
in sella ad una stella,
che impenni e ridi,
che accelleri a tutto gas per il firmamento.
Sei primo,
hai il pieno controllo del tuo mezzo,
sei il re del mondo,
ma basta un decimo di secondo,
una derapata,
un piegamento sbagliato a duecento all’ora
…e la stella si capovolge su se stessa, esplode e si spegne.
Ma le stelle non si possono spegnere, vero?
No, Martina.
Le stelle non si possono spegnere.
E quando alzerai gli occhi al cielo ne vedrai una splendere piu delle altre.
“Dio, che bella!” – esclamerai.
Quella stella ti accompagnerà tutte le notti.
E brillerà per sempre.
E lo farà per te.
Poesia di Daniele Urciuolo. Dedicata a Martina Simoncelli.
Una risposta
bellissima Dani!
e poi è verissimo che “Le stelle non si possono spegnere.”