Il talento non mente, la statura si. Intervista a Davide Marotta, bibliotecario “Arnaldo” nel nuovo film di Pieraccioni

di Daniele Urciuolo

Il talento non mente, la statura si. Intervista a Davide Marotta, bibliotecario “Arnaldo” nel nuovo film di Pieraccioni

di Daniele Urciuolo

Il talento non mente, la statura si. Intervista a Davide Marotta, bibliotecario “Arnaldo” nel nuovo film di Pieraccioni

di Daniele Urciuolo

“Altezza mezza bellezza”. Chi lo dice? Sicuramente qualcuno che parla per frasi fatte, che crede solo nei clichè, ragionamenti banali, privi di originalità, privi di motivazioni. Quando di un artista si commenta: “La sua altezza è inversamente proporzionale al suo talento“, non si tratta di solito di un complimento. Tranne in questo caso però. Eh si, perché Davide Marotta, classe 62, non sarà alto di statura come un giocatore di pallacanestro ma la sua bravura attoriale è posizionata su un piano decisamente superiore rispetto alla media dei performers contemporanei italiani e non solo.

Lo incontro sul set del film di Leonardo Pieraccioni “Il Professor Cenerentolo“, nelle sale cinematografiche italiane dal 7 dicembre, dove – per esigenze di copione – ha fatto portare da Napoli la sua “vera” Ferrari testarossa (foto in alto a cura di Leonardo Baldini).

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Dal film “Il Professor Cenerentolo” di Leonardo Pieraccioni – foto di Leonardo Baldini

Davide, indimenticabile Ciribiribì nello spot Kodac degli anni 90. Come hai gestito il successo mondiale all’età di 25 anni nell’ormai lontano 1986?

E’ stato un successo inaspettato. Dall’86 al 96 sono stato il testimonial Kodac. Addirittura nel 1992 siamo andati a girare lo spot in America, in Arizona, al Grand Canyon. Un’esperienza indimenticabile.

L’esordio al cinema invece con Dario Argento in “Phenomena”. Eri il figlio di Frau Brückner. Cosa ricordi di quel set?

Sicuramente i trucchi particolari che Sergio Stivaletti ha applicato per me. Ricordo il lungo procedimento per realizzare il calco in gesso della mia testa. Avevo la testa chiusa, solo due fori e le cannucce nel naso per respirare. Era fastidiosissimo. Poi per la famosa scena degli insetti sono stati utilizzati 40 milioni di insetti allevati e mi hanno spalmato del glucosio in faccia.

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Dal film “Il Professor Cenerentolo” di Leonardo Pieraccioni – foto di Leonardo Baldini

Al cinema ti ricordiamo ne “Il ritorno di Cagliostro”, regia di Daniele Ciprì e Franco Maresco e poi ne “La passione di Cristo” di Mel Gibson dove interpreti l’Anticristo con le sembianze di un bambino. Come è stato lavorare con un premio Oscar come Gibson?

Mel Gibson con me è stato carinissimo, ed è stato un onore poter far parte del suo film. Pensa che un anno dopo l’uscita del film mi spedì a casa una lettera e un regalo personale dove mi ringraziava per il mio contributo artistico al film. E’ stato bello perché si è ricordato di me e mi ha fatto dei bei complimenti che conserverò per sempre.

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Dal programma “Il Boss dei comici” (2015) su La7

In TV ti abbiamo visto ne “Il Boss dei comici” mentre a teatro sei al fianco di Carlo Buccirosso ormai quasi da un decennio. Come espressione d’arte preferisci il cinema, la tv o il teatro?

In verità la mia grande passione è sempre stata il cinema. Ricordo che mio padre quando ero piccolo mi mostrava i film di Vittorio De Sica, “Ladri di biciclette, “Miracolo a Milano” e lui era il mio regista preferito. Poi ho scoperto Dino Risi, Mario Monicelli e Sergio Leone.

Dei registi italiani contemporanei chi preferisci?

Tornatore, Garrone, Sorrentino e il mio amico Pieraccioni.

A proposito di Pieraccioni. Il 7 dicembre esce il suo film “Il Professor Cenerentolo”, dove interpreti il ruolo di Arnaldo, un bibliotecario dell’isola di Ventotene con la passione per i droni. Un ritorno alla commedia all’italiana di qualità, con un dream team di attori formidabili quali Flavio Insinna, Laura Chiatti, Massimo Ceccherini, Nicola Nocella, Lucianna De falco, Sergio Friscia, Manuela Zero, Lorena Cesarini, Nicola Acunzo e tanti altri. Come è stato lavorare con loro?

Leonardo Pieraccioni è una persona squisita, di grandissima umanità, io lo definisco un TED, un orso buono. Mi ha regalato un sogno, quello di uscire a Natale con una commedia all’italiana divertente e non banale che fotografa la situazione attuale di chi lavora lavora lavora ma non riscuote. E poi è una emozionante lettera d’amore di un padre nei confronti di sua figlia. Abbiamo girato su un’isola fantastica e i miei compagni di viaggio sono stati fenomenali. E poi il film è stato ben scritto dallo stesso Leonardo, Giovanni Veronesi e Domenico Costanzo, quest’ultimo spesso presente anche sul set. Per questi motivi credo che la serenità del set abbia giovato anche alla riuscita dell’opera.

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nella foto Davide Marotta e Daniele Urciuolo

Progetti futuri?

L’anno prossimo sarò ancora a teatro con il mio amico Carlo Buccirosso e poi chissà, mi piacerebbe continuare a lavorare con Leonardo Pieraccioni e il suo staff perché mi sono trovato molto bene.

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In bocca al lupo Davide per “Il Professor Cenerentolo” e per tutti i tuoi progetti futuri!!!

Crepi!!!

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Intervista a cura di Daniele Urciuolo.

Il Professor Cenerentolo: PRODUZIONE: prodotto da Marco Belardi per Lotus Production con Rai Cinema e Levante.
Produttore esecutivo: Alessandro Calosci per Filmotto. DISTRIBUZIONE: 01 Distribution – dal 7 DICEMBRE al Cinema – TRAILER:

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