Il Paese è fuori controllo. Arriva UNDER the series. Ivan Silvestrini si racconta a The Freak

di Adriano Vinti

Il Paese è fuori controllo. Arriva UNDER the series. Ivan Silvestrini si racconta a The Freak

di Adriano Vinti

Il Paese è fuori controllo. Arriva UNDER the series. Ivan Silvestrini si racconta a The Freak

di Adriano Vinti
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L’Italia del 2025 è governata da un regime autoritario, e 13 ribelli vengono giustiziati in un brutale reality show alla fine del quale solo uno di loro sopravviverà: Under è una serie per il Web scritta e girata da Ivan Silvestrini, già autore della fortunata commedia Come non detto e di Stuck, anch’essa produzione per il web, che gli ha dato grande risonanza all’estero, grazie alla scelta coraggiosa di produrla direttamente in inglese.

Under è un adattamento libero dall’omonimo romanzo di Giulia Gubellini, e, fatto unico in Italia, libro e web serie escono in contemporanea, grazie alla sinergia tra la Casa di produzione Anele, la Rizzoli, la piattaforma multimedia Trilud, la Sugar Music, la Redigital e la Jeansbox.

Ce ne parla direttamente Ivan Silvestrini che siamo andati ad intervistare:il-paese-e-fuori-controllo-arriva-under-the-s-L-gMTaTJ

Già con “Stuck” avevi dimostrato di credere molto nelle web series, ma con “Under” cambi radicalmente genere, anche rispetto a “Come non detto”, che cosa ti ha affascinato di questo progetto?

Ci sono registi che cercano di specializzarsi in un genere, io la penso come Fathi Akin: “la via per diventare un maestro nel tuo mestiere è padroneggiare più generi”, aggiungo “portando un qualcosa di tuo e solo tuo, la tua identità, nel profondo di qualsiasi cosa fai”.
Io amo il cinema di genere, è un peccato che in Italia si sia persa la credibilità estetica su certi tipi di film, abbiamo paura dell’Hi-Concept, o quantomeno lo viviamo come qualcosa che esclude l’attenzione ai personaggi che sembra una prerogativa del cinema considerato più autoriale. Io credo che si possa riconciliare il genere con la cura dei personaggi, e riconciliare il pubblico con il genere. Per lo meno questa è una delle mie missioni.

La serie ha una durata complessiva di meno di un’ora, a fronte di un libro molto corposo, con quale logica hai scritto la sceneggiatura rispetto al testo?

Ho letto il libro, poi l’ho chiuso e non l’ho più riaperto. Ho riflettuto sul cuore della narrazione, sulle scene che più mi erano rimaste impresse e su come raccontare un mondo con il minor numero di location e situazioni possibili. Ho ridotto il numero dei personaggi, ne ho eliminati alcuni che agivano al di fuori del bunker, ho rimandato a prossimi auspicabili sviluppi le backstory dei protagonisti, e ho inventato un personaggio nuovo che mi ha aiutato a raccontare più cose in un tempo limitato. Ho lavorato sulle suggestioni di un mondo diverso, dove le cose più sconvolgenti sono ormai considerate la nuova normalità, dove ci siamo abituati di nuovo alle pene corporali, ai partigiani lasciati a marcire nei luoghi pubblici, e ne parliamo con la rimozione necessaria a sopravvivere a un orrore costante.

A Giulia Gubellini il tuo adattamento è piaciuto?

Per ora si, non sa ancora come andrà avanti. Giulia è una ragazza squisita, ci siamo conosciuti alla vigilia delle riprese e mi ha detto: “tradisci il mio libro come meglio credi”. Questo è segno di grande fiducia e coscienza, letteratura e audiovisivo hanno due linguaggi diversi, ed è necessario fare cambiamenti anche radicali per valorizzare al massimo un’idea.il-paese-e-fuori-controllo-arriva-under-the-s-L-qQCaWy

In “Under” vediamo l’Italia di un futuro non remoto governata da un nuovo regime autoritario. Condividi la visione apocalittica delineata dalla storia?

Mi auguro di non vedere mai questi giorni, ciò che mi spaventa è il modo in cui la paura viene instillata nelle masse per renderle più inclini all’accettazione di cambiamenti radicali dello status quo, come spiega in maniera eccellente Naomi Klein nel suo Shock Economy. Mi spaventa la deregolamentazione selvaggia e l’umiliazione, la delegittimazione che gli intellettuali (meritevoli e non) stanno subendo negli ultimi anni… Ecco questo è proprio spaventoso perché è un tratto comune che precede sempre le nuove dittature.

A proposito di futuro prossimo, pensi che le web series possano progressivamente rosicchiare terreno alle grandi serie per la TV?

Finchè non ci saranno investimenti sostanziali, finché non ci sarà la nostra House Of Cards, direi di no. Credo che resterà un terreno di sperimentazione, dove si potranno vedere cose alternative a quelle che si vedono in televisione, dove i creativi di domani potranno farsi notare, ma siamo lontani da un mondo dove si può “vivere di web series”. Under rappresenta una chiave, una possibilità di trovare un nuovo modo di venirsi incontro, il web ha bisogno di investitori che abbiano qualcos’altro da promuovere, e che vedano nel web un modo avanguardistico di farlo.il-paese-e-fuori-controllo-arriva-under-the-s-L-O6Cl2n

Come si sei trovato a lavorare con giovani attori e con star del calibro di Colangeli e Tognazzi?

Sono stati tutti bravissimi, Tognazzi è un attore talmente esperto che è capace di scherzare fino a un attimo prima dell’azione e poi essere completamente in parte un istante dopo, ha tenuto alto il morale nei giorni in cui è stato con noi. Colangeli è un mito, una figura paterna per me come regista, ci avevo già lavorato (un solo giorno), ma ogni volta che penso a un personaggio della sua età per me c’è solo lui. Valentina Bellè è l’attrice del futuro, ha tutto e avrà sempre di più, ma anche il resto del cast sono certo vi stupirà…

E Chiara Iezzi come l’hai scelta?

Avevo letto qualche mese fa che erano anni che studiava recitazione, le ho scritto presentandole il progetto, lei mi ha risposto dopo 10 minuti, 5 minuti dopo stavamo parlando al telefono, l’indomani mattina mi ha mandato un videoprovino da Milano, il giorno dopo era a Roma per un provino su parte, abbiamo parlato e lavorato sul personaggio, su come avrebbe dovuto essere, muoversi, parlare. Mi ha convinto, e io devo aver convinto lei… Ho sempre pensato che potesse essere una splendida dark lady, e sono felice che sia stato io il primo a lavorarci in questa sua nuova veste.il-paese-e-fuori-controllo-arriva-under-the-s-L-6x6TPE

Quanto è stata importante la fotografia di Davide Manca in un progetto del genere?

Senza Davide Manca non credo esisterebbe Under, non così come la stiamo cominciando a vedere, abbiamo girato 10 episodi in 6 giorni, questo richiede un’intesa totale: ormai quasi non ci parliamo più per quanto ci leggiamo nel pensiero, ci conosciamo dai tempi del Centro Sperimentale, lui sa cosa piace a me e io so quanto posso spingerlo a superarsi sempre. È un genio nel suo mestiere, un giovane Maestro capace di sfornare delle atmosfere incredibili anche con una troupe ridottissima e un numero risibile di luci. Se gli piace un progetto ne accetta le condizioni e lavora come un matto per farle fruttare al massimo senza mai, mai e poi mai lamentarsi. È un piacere sapere che le tue immagini sono nelle sue mani.

Ti senti un pioniere, un innovatore nel panorama italiano?

Se me la metti come una domanda, sono troppo falsamente modesto per dirti di si.

Grazie Ivan e in bocca al lupo.

Le puntate di UNDER le trovate sul Sito internet ufficiale .

A cura di Adriano.

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