HUMAN: OCCHI E VOCI DI MONDO

di Alessandra Carrillo

HUMAN: OCCHI E VOCI DI MONDO

di Alessandra Carrillo

HUMAN: OCCHI E VOCI DI MONDO

di Alessandra Carrillo

Viaggio nel mondo tra colori e musica sui racconti di donne e uomini nell’investigare la natura umana: amore, guerra, violenza, lavoro, immigrazione, omofobia, morte, coraggio e senso della vita. Quali sono le differenze tra noi umani? Forse, in fondo, i valori condivisi sono tanti, a qualunque latitudine.

HUMAN esce al cinema dal 29 febbraio al 2 marzo, pochi giorni per riempirsi di immagini liriche e di occhi, volti e mani che raccontano l’importanza di essere amati per ciò che si è, che la felicità sta dentro tutto e si è felici con poco: “Ci sono tante felicità, e ce n’è una sola: sei vivo, e sei felice”. Senza giudizi e pregiudizi, si è accompagnati a comprendere attraverso il racconto di tanti – attraverso il confronto con gli altri – la realtà del mondo, le crudeltà ed i sogni.

191 minuti per racchiudere più di due anni di lavoro, 60 Paesi visitati e 2.020 interviste in 63 lingue: non è un film da pop corn, ma uno straordinario documentario di Yann Arthus-Bertrand, fotografo appassionato del mondo, della natura e dell’ambiente che ci regala immagini aeree mai viste prima, angoli sublimi della nostra Terra che si intervallano riflessive, su una musica in crescendo, alle interviste in cui si ascolta la risposta sincera di gente che in genere non ha voce.

Panoramiche di vita che scorre, al ritmo del lavoro manuale nei campi rossi o tra il verde delle stagioni piovose, sacchi che si passano di mano in mano come le parole della vita che scorrono e raccontano il coraggio di essere umani e di affermare mentre si fugge dal proprio Paese in guerra: “Je suis citoyen du monde”. C’è chi racconta il proprio viaggio, chi la propria relazione di violenza, chi la morte che vorrà vivere come una “cosmic dance of love” e chi, pur avendo perso le gambe, apprezza ciò che questo cambiamento ha portato nella sua vita: l’essere felice “cruising through life”, non guardando al passato, ma vivendo.

E ci si rende conto che questo docu-film ci riporta alle origini, ci fa viaggiare nel tempo e nello spazio attraverso tanti, troppi temi che lasciano riflettere non poco; tanti, troppi come le baracche una sulle altre, o i tendoni colorati dei mercati da cui filtrano sguardi di donne. La poesia è nelle differenze che non conosciamo.

Ci si riempie gli occhi del mondo, attraverso la bellezza della nostra Terra e attraverso le parole potenti e di rara sincerità di questi esseri umani intervistati ed apertisi alla macchina da presa, ed alle volte negatisi ad essa – sparendo quasi dallo schermo – per delle lacrime o delle risa spontanee che raccontano ancora di più.

Senza una sceneggiatura predeterminata, il film si è costruito man mano che proseguivano le oltre 100 riprese in giro per il mondo, mentre si intrecciavano testimonianze di vita, valori e temi – quelli che ci rendono UMANI.

Sui titoli di coda, la frase più bella “Il sorriso é l’unica lingua che conoscono tutti”: e con un sorriso riflessivo lascerete la sala, pensando alla vastità del mondo, alla sua bellezza e a quanto simili siamo.

 

HUMAN è il primo film finanziato da due fondazioni non-profit: la Fondazione Bettencourt Schueller e la Fondazione GoodPlanet e lo scorso settembre è stato presentato fuori concorso alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia ed in concomitanza con il 70° anniversario delle Nazioni Unite, a New York, nella Sala dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, trasformata in una sala cinematografica per l’occasione. http://www.human-themovie.org/

 di Alessandra Carrillo, all rights reserved

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