Game of Thrones 8, a che punto siamo dopo “The long night” – SPOILER ALERT

di Fabrizio Grasso

Game of Thrones 8, a che punto siamo dopo “The long night” – SPOILER ALERT

di Fabrizio Grasso

Game of Thrones 8, a che punto siamo dopo “The long night” – SPOILER ALERT

di Fabrizio Grasso

Un recap della stagione giunta a metà con l’episodio che ha raccontato la battaglia di Grande Inverno. Attenzione: Spoiler per chi non avesse ancora visto l’ultima puntata andata in onda lunedì scorso.

The long night, terzo episodio dell’ottava ed ultima stagione di Game of Thrones andato in onda lunedì scorso in lingua originale, segna il giro di boa della storia tratta dai libri di George Martin. La battaglia di Grande Inverno contro l’esercito del Re della Notte segna lo spartiacque per una stagione partita con ritmi blandi nella prima puntata, divenuta passionale ed emozionante nella seconda e finalmente esplosa in termini di azione e suspenese nell’atteso terzo episodio.

Oltre 80 minuti di sangue, morte e incroci di lame hanno condotto a un finale tanto bello quanto inaspettato. L’uccisione da parte di Arya Stark del temuto Re della Notte infatti smuove le carte in tavola e divide gli spettatori: chi infatti si aspettava un conflitto più duraturo con l’armata dei non morti si è dovuto ricredere. Il conflitto finale riporterà i fronti nuovamente alle posizioni di partenza. Daenerys Targaryen alla ricerca della riconquista di quel trono di spade – che spetta di diritto alla sua famiglia – dalle mani di Cersei Lannister. Priva di suo fratello Jaime, che si presume rimarrà al servizio del Nord dopo la vittoria a Grande Inverno, la regina ha al suo fianco la flotta di ferro di Euron Greyjoy e la Compagnia Dorata di Essos (il continente orientale). Sull’altro fronte, difficile credere che tutto il Nord segua la Madre dei draghi nella sua lotta contro Cersei. Se infatti Jon è legato a Daenerys per ragioni di cuore oltre che di alleanze, lo stesso non può dirsi di Sansa, il cui unico pensiero è la salvezza della sua casata. Per Arya poi il discorso è differente, in quanto sappiamo che Cersei e la Montagna occupano due posizioni di rilievo nella sua lista di morte. Non resta che attendere lo scontro finale ad Approdo del Re. Non  tutti vi prenderanno parte, poiché la guerra miete sempre le sue vittime.

Arya Stark, assoluta protagonista della terza puntata di questa ottava ed ultima stagione di GOT

Here we stand!

Tra i caduti di spicco, un posto rilevante è occupato dalla casata dei Mormont, che perde sia la sua regina Lyanna,sia uno dei suoi prodi cavalieri, Ser Jorah. La prima è caduta con la stessa autorevolezza e con il medesimo coraggio che ha dimostrato in tutte le apparizioni nella serie, morendo in battaglia per mano di un gigante zombie. Il cavaliere Jorah invece è la perfetta incarnazione dell’eroe romantico che cade per difendere la propria e amata regina dal nemico in arrivo. Dopo otto stagioni al servizio di Daenerys, dopo l’esilio per tradimento, il morbo grigio e infinite battaglie, il cavaliere può finalmente riposare, sapendo di aver adempiuto al suo compito fino all’ultimo respiro.

Con la morte di Jorah e Lyanna, la casa Mormont si è estinta definitivamente

Theon, sei un brav’uomo. Grazie

Una delle emozioni più forti della terza puntata è la morte di Theon Greyjoy, uno dei personaggi più discussi e travagliati dell’intero Game of Thrones. Il suo è stato un cammino fatto di rinunce, torture subite e tradimenti, che lo hanno portato prima a essere mal visto dalla sua famiglia, poi dagli Stark e infine da Ramsey Bolton che lo aveva mutilato. Il cerchio della vita però si chiude in modo commovente e pieno di pathos, quando Bran lo perdona nel Parco degli Dei di Grande Inverno prima dell’ultima carica in battaglia contro il Re della Notte.

La redenzione di Theon Greyjoy

“Cala la notte, e la mia guardia ha inizio. Non si concluderà fino alla mia morte”.

 A dire addio alla serie è anche l’ultimo reduce insieme a Sam Tarly e Jon Snow/Aegon Targaryen dei Guardiani della Notte, Edd. La compagnia di soldati aveva visto la sua fine con la caduta della barriera negli istanti finali della settima stagione. “L’ultimo di noi che resterà in vita brucerà i corpi degli altri due”, aveva detto Edd prima della battaglia. Con la caduta del Re della Notte ora non è più necessario, ma è molto probabile che una delle scene di apertura della quarta puntata sia proprio il commiato e l’estremo saluto ai caduti della Grande Guerra.

“Cosa diciamo al Dio della Morte? Non oggi”

La frase di Melisandre ad Arya riferita al passato da assassina per il Dio dai Mille Volti della giovane Stark è sicuramente il passaggio principale dell’intera serie. È lei infatti a rivelare ad Arya il suo destino, quello di uccidere il Re della Notte e diventare quell’Azor Ahai (il guerriero leggendario) che tutti aspettavano da tempo. Sono anche le ultime parole della Donna Rossa sullo schermo, prima della sua dipartita fuori dalle mura di Grande Inverno sotto lo sguardo di Ser Davos, a cui non è stato dato modo di vendicare la morte della piccola Shireen Baratheon,avvenuta proprio per mano di Melisandre nella quinta stagione. Se le parole della Donna Rossa si realizzeranno al completo, sarà proprio Arya Stark a uccidere Cersei Lannister. “Vedo occhi marroni, occhi verdi e occhi azzurri. Occhi che chiuderai per sempre”: che gli occhi verdi siano proprio quelli della regina di spade? O Cersei perirà per mano del fratello come profetizzatole in tenera età?

Cersei e Jamie Lannister

“Il Signore della Luce lo aveva riportato in vita per uno scopo. Ora quello scopo è stato raggiunto”.

Ultimo ma non meno importante è Beric Dondarrion, il servo del Signore della Luce ritornato più volte dal regno dei morti. Con queste parole Melisandre annuncia che questa morte è definitiva per Beric, in quanto il suo scopo di vita è stato raggiunto: difendere la prescelta Arya Stark affinché la Grande Guerra potesse aver fine. Beric cade dopo molte pugnalate da parte dei non morti proprio per proteggere la ragazzina e portarla in salvo tra le braccia del Mastino. Oltre alle morti eccellenti, vi sono quelle di tutti i Dothraki, di una buona dose di Immacolati, bruti e degli uomini di ferro che servivano sotto il comando di Theon Greyjoy. Sebbene siano ancora in forze Tyrion, Jaime, Brienne, Podrick, Verme Grigio, Gendry e Tormund, l’esercito ora al servizio di Daenerys per la sua conquista al Trono è ridotto all’osso e il vantaggio è tutto nelle mani di Cersei. Non resta che attendere lunedì per il quarto episodio della serie più emozionante del piccolo schermo, destinata a fare incetta di Emmy Awards il prossimo anno e a rimanere incisa nelle pagine della storia.

Il teaser del prossimo episodio

di Fabrizio Grasso, all rights reserved

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