Frescure esili di Maggio
Ardimentoso lo vedi camuffarsi
tra le frescure esili di Maggio, sfregiarti
il volto in una grave folata, abbandono.
Del fetore profumato in questo giorno morente
sfogliasti i più dolorosi ricordi – inchiostro segreto
nei diari di un passante – e il gelsomino
odora dei tuoi dissapori.
Ostinata è la ricerca di un corpo giaciglio
e fedele sepolcro delle tue quotidiane crocifissioni:
perdonate di quest’uomo le obsolete insicurezze
e l’affannosa necessità di Condividere la Vita.
di Enrichetta Glave, all rights reserved