Freisa Superiore DOC Villa della Regina: Sua Altezza il Vigneto Reale

di Fabrizio Spaolonzi

Freisa Superiore DOC Villa della Regina: Sua Altezza il Vigneto Reale

di Fabrizio Spaolonzi

Freisa Superiore DOC Villa della Regina: Sua Altezza il Vigneto Reale

di Fabrizio Spaolonzi
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Direzione Piemonte, la nuova rubrica vinicola su The Freak, riprende il suo cammino dopo aver tracciato un inizio di percorso sulla Strada del Barolo. E questa volta il sentiero conduce ad uno tra i più rari e storici vitigni non solo d’Italia e d’Europa, ma del mondo. Siamo a Villa della Regina, Torino città, e proprio qui nasce il Freisa di Chieri DOC “Vigna Villa della Regina”. Buona degustazione…

La Villa e il vigneto

Il principe Maurizio di Savoia, figlio del duca Carlo Emanuele I e di Caterina Michela d’Asburgo, ad inizio Seicento (documentazione al 1615, 1618-1619) volle e progettò un complesso di Villa, vigna e giardini sulla collina torinese sul modello delle ville romane (luogo in cui il egli morì prima di essere sepolto al Duomo ed infine traslato alla Sacra di San Michele, dove in gioventù fu abate commendatario).

Nel 1657 la moglie di Maurizio, Lodovica, ne amplia fabbricati e giardini, aggiornando decorazioni e arredi, che saranno poi seguiti a fine secolo da ulteriori importanti interventi voluti da Anna d’Orleans, moglie di Vittorio Amedeo II. Il susseguirsi delle nobil “Madame” diede quindi il nome definitivo alla villa, che divenne col tempo Villa della Regina.

Sin dal principio, il «grande appezzamento di vigneto popolato da piante fruttifere» si estendeva sulla collina a nord della Villa, ed era parte fondamentale di un progetto integrato tra villa, vigna, grotte, giochi d’acqua nei giardini e nel parco, zone di servizio ed agricole; la stessa composizione fu conservata anche con la perdita di funzione “regia” ed il successivo passaggio nel 1868 all’Istituto per le Figlie dei Militari (ente poi soppresso nel 1975) che adattò i locali della villa a fini scolastici con aule, mensa, camerate e luoghi di svago.

Già dal dai primi anni ‘50 però, a seguito di ingenti danni di guerra e della mancata manutenzione del delicato equilibrio fra costruito e giardini, seguì un graduale abbandono, ed a causa di parziali smembramenti ed interventi impropri, fu compromesso lo straordinario complesso con un degrado prossimo al collasso.

Dal 1994, grazie all’intervento della Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici del Piemonte, ebbero però inizio i restauri del complesso, anche sul versante precedentemente destinato a vigneto, ormai invaso da piante infestanti che ne avevano determinato la scomparsa dal panorama cittadino.

Il Vigneto Reale

Il complesso intervento di reimpianto del Vigneto Reale di Torino, attuato tra il 2003 ed il 2006 dall’Azienda Vitivinicola Balbiano e dalla Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte, in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni architettonici e paesaggistici per le province di Torino, Asti, Cuneo, Biella e Vercelli, ha riportato a produzione circa metà del vigneto storico.

Avvalendosi della preziosa collaborazione del Prof. Gerbi (Università degli Studi di Torino – Facoltà di Agraria) e della Dott.ssa Anna Schneider (CNR Torino), l’Azienda Balbiano, attiva sul territorio della Collina torinese sin dal 1941, è riuscita nel complesso intento di ridare vita alla Vigna della Regina.

Un totale di 2700 barbatelle, per la maggior parte di Freisa, disposte su una superficie totale di 0,73 ettari hanno permesso a Torino di essere oggi l’unica grande città italiana ad avere un vigneto all’interno delle proprie cinta storiche.

Freisa di Chieri DOC Superiore “Vigna Villa della Regina”

Il primo anno di raccolta è stato il 2008: 10 quintali di uve vendemmiate con micro-vinificazioni sperimentali che hanno dato esiti straordinari, incoraggiando l’Azienda Balbiano ad intraprendere una vinificazione mirata ad un lungo affinamento.

Con l’annata 2009 arriva invece la prima vendemmia “vera” del “Vigna della Regina”: 40 quintali di uve sane e mature hanno fornito le prime storiche bottiglie del “Vigna della Regina” 2009, tutt’oggi prodotte in una serie limitata e numerata di esemplari (io ne ho ben due – bevute… e ora da collezione!).

Il 2011 segna infine un altro anno storico per il Vigneto Reale e per l’Azienda Balbiano. Nel maggio, in un’asta benefica organizzata proprio a Villa della Regina, sono stati venduti i primi grandi formati del vino di Torino, raccogliendo fondi da destinare proprio al recupero dei giardini della Villa. E a settembre, tre anni dopo il reimpianto, ed un lungo e delicato lavoro, il vigneto di Villa della Regina è stato reintrodotto all’interno dell’area DOC del Freisa di Chieri, rendendolo così in grado di produrre (proprio dall’annata 2011) il primo “ufficiale” Freisa di Chieri Superiore DOC “Vigna Villa della Regina”.

Questo è stato l’inizio di una serie di successivi traguardi di un progetto dalle grandi ambizioni e dall’impareggiabile valore storico al punto che nel 2014 avviene il gemellaggio con il “Clos Montmartre”, il vigneto urbano di Parigi, con cui si sviluppa da quel momento una importante cooperazione per la promozione della viticoltura urbana, con progetti mirati alla beneficenza.

Oggi, per il decennale del reimpianto, Direzione Piemonte e Thefreak celebrano questa importante meta, augurando una lunga e duratura permanenza al vino che è tornato a casa, nella terra dei Re, nella nostra straordinaria città, capitale d’Italia e del vino nel mondo.

Bentornata sua Altezza!

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