Film al femminile all’Ischia Global Festival

di Alessandra Carrillo

Film al femminile all’Ischia Global Festival

di Alessandra Carrillo

Film al femminile all’Ischia Global Festival

di Alessandra Carrillo

Dall’anoressia alla vendetta sul grande schermo della baia di Lacco Ameno

L’Isola Verde si tinge di rosa per l’Ischia Global Fest, che ha visto importanti nomi femminili sbarcare all’Hotel Regina Isabella di Lacco Ameno, da Cheryl Boone Isaacs, presidente dell’ Academy, alla nuova star Lily Collins, dalla celebrity statunitense La La Anthony, alla diva Premio Oscar dal cuore napoletano Mira Sorvino, alle produttrici come Trudie Styler, meglio nota come signora Sting, e Lady Monika Bacardi dell’Ambi e poi attrici icona come Nastassja Kinski e le cantante Lola Ponce e Nicole Slack Jones, oltre alle star nazionali qui premiate Antonia Truppo, Serena Rossi, Maria Pia Calzone, Marianna Fontana, Lina Sastri, Eleonora e Veronica Gaggero e la regista Annamaria Zambrano del film Après La Guerre, presentato a Cannes nella sezione Un Certain Regard.

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In programma l’apertura con Sofia Coppola fresca del premio per la miglior regia a Cannes, con l’anteprima italiana di The Beguiled / L’Inganno: un film con un campo di battaglia al femminile (un po’ Piccole Donne, ma molto più sfrontate) dove i tempi, le luci e la rigida e cordiale borghesia d’apparenza di Cechov si intersecano con gli sguardi desiderosi delle protagoniste (da Nicole Kidman a Kirsten Dunst e Elle Fanning), con mani che imbarazzate accarezzano una gamba nuda, sfide a tavola tra spalle scoperte e gelosie nascoste dietro orecchini rubati per la conquista dello Yankee nordista (Colin Farrell). Il tutto in vista di una trasformazione vendicativa e trucida che riflette ancor più sulla visione femminile di questo incontro ai tempi di guerra.ischia

La Universal Pictures International ha scelto l’Ischia Global Film & Music Fest 2017, giunto quest’anno alla XV edizione e presieduta dal cineasta statunitense Lee Daniels, anche per un’altra anteprima oltre al film della Coppola: si tratta di The Book of Henry di Colin Trevorrow regista statunitense premiato come “Regista dell’anno” dalla Accademia Internazionale Arte Ischia (già campione d’incassi per Jurassic World, mentre il prossimo anno dirigerà Star Wars 9).

Protagonista intensa Naomi Watts, mamma di due ragazzi: il piccolo genio di casa Jaeden Lieberher e l’adorabile Jacob Tremblay. Il film è come se fosse diviso in due: nella prima parte un drama che rivela malattie ed abusi e che raggiunge livelli intensi di commozione, ed una seconda parte che si trasforma in action thriller alle volte con passaggi facilmente indovinabili. Un tentativo di unire generi diversi, forse troppe linee da seguire per chi guarda dal di fuori a meno che non si abbandoni l’idea di realismo e ci si immerga nella storia che man mano cambia formato seguendo ciò che è scritto sul libro di Henry.

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The Book of Henry

Il quasi undicenne attore canadese Jacob Tremblay, che abbiamo già ammirato sui grandi schermi nel film “Room” e che in futuro vedremo con Julia Roberts in “Wonder” dove interpreta un bambino nato con una grave deformità facciale che entrerà per la prima volta nel mondo scolastico, ha comunque la strada spianata: un giovanissimo talento che vedremo presto tra le grandi star di Hollywood.ischia

Ha fatto poi molto parlare il film To The Bone / Fino all’Osso, presentato in anteprima europea al Festival fondato e prodotto da Pascal Vicedomini e su Netfix già dal 14 luglio: la pellicola diretta da Marti Noxon, conosciuta sceneggiatrice e produttrice e per la prima volta regista, affronta una materia molto delicata come quella dell’anoressia – un problema che entrambe, regista e attrice (la bravissima Lily Colins che ha deciso autonomamente di perdere 10kg per girare il film e che sta man mano recuperando) hanno affrontato nella propria vita privata in primis. E così si discute se il far vedere nel dettaglio alcuni passaggi di come queste giovani donne continuino a privarsi di cibo o cerchino in modo spasmodico di bruciare calorie possa piuttosto far apparire l’anoressia come glamour: la risposta è no, è bene che se ne parli, è bene che la gente ne sappia di più, che non si passi velocemente attraverso il giudizio sociale ma che ci sia una maggiore comprensione dietro il controllo e la paura di queste ragazze (perché per la maggior parte di ragazze si tratta) nei confronti del cibo, un disagio che scava dentro e annienta. E così la protagonista dalla famiglia sgangherata si ritrova ad entrare in una casa di cura sui generis gestita dal dottor Keanu Reeves dove i malati tentano di ritrovare la normalità. Alle volte prima conoscendo il fondo.

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Presente ad Ischia l’attrice ventottenne Lily Collins assieme ai produttori AMBI, Lady Monika Bacardi e Andrea Iervolino. La stessa AMBI che per Notorius ha presentato anche  il film The Black Butterfly di Brian Goodman con Antonio Banderas accompagnato a Ischia dalla compagna Nicole Kempel: la loro presenza ha scatenato, naturalmente, la curiosità di turisti, fan e residenti dell’isola.

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Lily Collins riceve il Premio Rising Star

Il film di chiusura è stato invece  Da una Storia Vera / Based On a True Story di Roman Polanski che segue la linea del thriller psicologico – tratto da un romanzo di Delphine de Vigan, ma co-sceneggiato da Polanski assieme a Olivier Assayas – in un rapporto tra due donne: una famosa scrittrice parigina (Emmanuelle Seigner) ed un’affascinante ammiratrice (Eva Green) che vuole ossessivamente diventare (come) lei.

A ritirare il premio per Polanski la compagnia Lionsgate (oltre sedicimila titoli tra film e prodotti tv, titolare dei diritti anche di blockbuster del calibro di “La La Land”) premiata anche come “Studio of the Year” mentre il suo co-presidente Patrick Wachsberger riceveva il Global Motion Picture Executive 2017.

Tra gli altri premiati della settimana ischitana (dall’8 al 16 luglio) anche gli italiani Alessandro Bertolazzi, Enrico Vanzina, Iginio Straffi, Leonardo Di Costanzo, Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, Ficarra e Picone, Renato Carpentieri, Andrea De Sica, Roberto de Paolis e Gianfranco Cabiddu assieme ai volti noti di Gerard Butler, Armand Assante, John Savage, Jean Paul Gautier,  ai produttori americani (presidente onorario e co-chair) Mark Canton e Avi Lerner oltre a Art Linson ed ai cantanti Tony Renis (anche board member onorario), il tenore Vittorio Grigolo, Raf e Clementino.

Infine, nel corso di tutta la settimana c’è stata una Acting Masterclass di alto livello, curata dallo sceneggiatore e regista Paul Haggis, premio Oscar, e dal popolare coach delle star di Hollywood, Michael Margotta, con 60 allievi da tutto il mondo: un percorso intenso e di arricchimento personale ed umano, prima ancora che professionale.

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