Festa del Cinema di Roma al via

Festa del Cinema di Roma
al via con “Il Colibrì”

Fino al 23 ottobre, la Festa coinvolgerà tutta la Capitale, collaborando con le più interessanti realtà culturali del territorio. 

di Cristina de Palma

Festa del Cinema di Roma al via

Festa del Cinema di Roma
al via con “Il Colibrì”

Festa del Cinema di Roma
al via con “Il Colibrì”

di Cristina de Palma

Festa del Cinema di Roma al via

Festa del Cinema di Roma
al via con “Il Colibrì”

Si sono accesi i riflettori della diciassettesima edizione della Festa del Cinema di Roma.

di Cristina de Palma

Si sono accesi i riflettori della diciassettesima edizione della Festa del Cinema di Roma. Fino al 23 ottobre, la Festa coinvolgerà tutta la Capitale, collaborando con le più interessanti realtà culturali del territorio. 

Madrina della serata Geppi Cucciari che ha allietato con le sue battute la platea accorsa per la prima del film “Il Colibrì”. La cerimonia inaugurale della Festa infatti si è aperta con la consegna del Premio alla Carriera a James Ivory, celebre regista 93enne, vincitore di un Oscar per la migliore sceneggiatura, per “Chiamami col tuo nome” di Luca Guadagnino.

Un anno nuovo per la Festa dopo il cambio alla Presidenza. A marzo scorso infatti, Antonio Monda ha lasciato la kermesse in mano a Gian Luca Farinelli, Direttore della Cineteca di Bologna dal 2000, ed uno dei maggiori esperti di restauro cinematografico al mondo, con oltre ottocento progetti presentati nelle più importanti rassegne internazionali.

Sono stati pochi i mesi a disposizione per preparare questa nuova edizione, ma sotto la direzione artistica di Paola Malanga, Roma sembra essere tornata al centro dell’attenzione cinematografico mondiale. 

“Il colibrì” – film di apertura della Festa del Cinema

Pioggia di star nella prima giornata di proiezioni, con il red carpet invaso del cast de “Il Colibrì”, film ispirato al libro omonimo di Sandro Veronesi (Premio Strega 2020). Hanno sfilato la regista Francesca Archibugi, Pierfrancesco Favino, Kasia Smutniak, Bérénice Bejo, Nanni Moretti, Laura Morante, Benedetta Porcaroli, Massimo Ceccherini tra gli altri. 

Il film, che è un pugno allo stomaco, racconta la storia di Marco Carrera (Favino), oculista dalla vita borghese normale. Si potrebbe dire una vita come tante, triste ma straordinaria allo stesso tempo, segnata da dolorosi lutti e da un amore di gioventù mai dimenticato. Due però le note dolenti della pellicola: il make-up dei personaggi invecchiati che tolgono ai protagonisti corpo e anima.  E l’assoluta mancanza di potenza della colonna sonora. Tra Billie Holiday e i Clash, la musica accompagna debolmente e non esalta le fasi cruciali della vita dei protagonisti, se non per pochi minuti. 

Il film si chiude con una canzone inedita di Sergio Endrigo, dal titolo “Caro amore lontanissimo”, interpretata da Marco Mengoni. “Il colibrì” è stato preceduto dal cortometraggio di 2 minuti “Luciano Pavarotti, la stella” di Gianluigi Toccafondo, realizzato in occasione delle celebrazioni per la posa della Stella dedicata a Luciano Pavarotti sulla Walk of Fame di Los Angeles.

In una giornata difficile per la città di Roma, tra pioggia, traffico e partite di calcio che paralizzano Roma Nord, la Festa del cinema si è pone come una ancora di salvezza anche per il settore cinematografico italiano. La speranza è che la manifestazione ridia ossigeno a un settore, quello delle sale, in crisi per colpa delle piattaforme e per le chiusure forzate durante il Covid. E con più di 130 film in programma, di quei 55 sono italiani, la kermesse invita il grande pubblico a tornare nelle sale.

Biglietti e programma: www.romacinemafest.it

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