Esclusivo. VI Edizione del Festival Internazionale del Film di Roma: tra stelle e magia

di Redazione The Freak

Esclusivo. VI Edizione del Festival Internazionale del Film di Roma: tra stelle e magia

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Esclusivo. VI Edizione del Festival Internazionale del Film di Roma: tra stelle e magia

di Redazione The Freak

A cura del nostro inviato al Festival Giuseppe Ruggero Sabella “Festival Internazionale del Film di Roma” . Già queste semplici parole introducono senza alcun dubbio una dolcissima ventata d’orgoglio cinematografico che – arrivato oramai alla sua VI edizione – fa del miglior Cinema italiano ed internazionale altisonante e fiera voce in tutto il mondo del Bel Paese, è accanto alle altre “Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia” e “Torino Film Festival” . Una straordinaria e variopinta kermesse che, tenutasi per la prima volta nel 2006 per volontà dell’allora sindaco di Roma Walter Veltroni, fa del celebre complesso dell’Auditorium Parco della Musica, immerso nel piacevole verde dei Parioli Romani, un ideale ed incantevole teatro assolutamente suggestivo – all’interno del quale – da più di 5 anni, illustrissime stelle italiane ed internazionali del calibro di Robert de Niro, Nicole Kidman, Sean Connery ed Al Pacino, sfoggiano la loro magnificenza e la loro incredibile bravura tra autorevoli pellicole provenienti da tutto il mondo. Ed anche quest’anno il fantastico evento non ha deluso la cittadinanza romana e tutto il popolo cinematografico ; ebbene si , perché i fuochi d’artificio di questa superba VI edizione sono stati gli attesissimi e più che mai famigerati Richard Gere e Penelope Cruz. Nessuno dei due ha certamente bisogno d’una qualche presentazione. Il primo è il mitico Edward Lewis di “Pretty Woman”, la romanticissima e tanto amata moderna trasposizione della favola di Cenerentola che lo ha definitivamente consacrato come attore agli occhi del pubblico mondiale nel 1990, interpretato tra l’altro affianco della bellissima e cara amica Julia Roberts. Ma è anche l’affascinantissimo e coraggioso Zack Mayo di “Ufficiale e Gentiluomo”, straordinario cult degli anni 80 nel quale Gere si presenta in maniera prorompente come folgorante e bravissimo sex-symbol dinnanzi alle donne di tutto il mondo, e che gli è valso tra l’altro un più che meritato Golden Globe. Per ricordare infine altre notevolissime pellicole tra le quali “American gigolò”, “Autumn in New York”, “L’angolo rosso – Colpevole fino a prova contraria”, “Schegge di paura” e “Il Dottor T e le Donne”. Insomma, un vero ensemble di fantastiche opere cinematografiche che hanno fatto del pluri-premiato Richard Gere su di quel meraviglioso e sfarzoso Red Carpet del Festival il degnissimo vincitore del tanto bramato ed assai prestigioso Premio “Marc’Aurelio” alla Carriera. L’impressione dei giornalisti e dei fotografi, delle Autorità della Capitale, nonché naturalmente e soprattutto del calorosissimo pubblico giunto anche da fuori città è stata quella di un bellissimo Richard sessantatreenne che, in un fantastico abito da sera, perfettamente in forma accanto alla raggiante moglie Craey Lowell, si è dimostrato disponibilissimo , sorridente e più che mai affettuoso nei confronti di un pubblico di fans di entrambi i sessi e di tutte le età . Una vera star che ha insomma regalato simpatia, eccellenza e tante tante emozioni al popolo televisivo e di tutto il Festival. L’altra grandissima star internazionale è stata poi la stupenda Penelope Cruz, la quale , con il suo ammaliante fascino da divina espanola, il suo sorriso esplosivo e tutto il suo charme da ragazza mediterranea ha letteralmente stregato tutto il pubblico completamente incantato dai racconti della storia della sua vita. Una Penelope Cruz inedita che narra, nel Quartetto assolutamente stellare e spettacolare che ha dato il via alle danze la sera del 29 ottobre, la dura vita di una ragazzina appena sedicenne che ha dovuto affrontare in tutte le sue sfaccettature la durezza del mondo cinematografico per arrivare adesso ad essere una tra le dive più amate e famose di tutto il pianeta. Ed anche in questa circostanza ovviamente le emozioni sono state tutt’altro che un classico luogo comune . La Cruz debutta infatti giovanissima all’età di 18 anni in “Prosciutto , Prosciutto”, simpatica commedia erotica del 1992 dove, accanto tra l’altro alla bravissima attrice italiana Stefania Sandrelli, recita adorabilmente accanto a quello che nel luglio del 2010 diventerà poi il suo amatissimo marito, il titanico Javier Bardem. Ma la vera affermazione arriva grazie al sostegno del regista Pedro Almodovarche la vuole nel suo drammatico “Carne Tremula”, pellicola del 1997. Da li il successo divampa poi come una fiamma impazzita: arrivano infatti i veri e propri trionfi di “Tutto su mia madre”, “Blow”, “Vanilla Sky”, american-remake condiviso con il suo ex compagno Tom Cruise del lungometraggio spagnolo “Apres los Ojos”, “Gohtika”, “Volver” e “Vicky Cristina Barcellona”, che, sempre accanto al fascinosissimo Bardem, gli vale addirittura un Premio Oscar come Migliore Attrice non protagonista. E ad accompagnare le delizie delle sue narrazione vi erano poi gli altrettanto straordinari Emile Hirsch, la strepitosa rivelazione del celebre “Into the Wild – Nelle Terre Selvagge”, formidabile omaggio diretto da Sean Penn dedicato alla memoria di Christopher McCandless, e soprattutto i due innamoratissimi ed eccezionali Sergio Castellitto e Margareth Mazzantini. Castellitto , Attore con la A maiuscola, interprete de “Il partigiano Johnny”, “Libero Burro”, “L’ultimo bacio”, “Caterina va in città”, “Il regista di matrimoni”, “Italians”, “La bellezza del somaro”, soprattutto, dello struggente e pluripremiato “Non ti muovere”, valso ben due David di Donatello rispettivamente a Castellitto come Miglior Attore e alla Cruz come Migliore Attrice, e naturalmente comune denominatore della squadra Mazzantini-Cruz-Castellitto. Una vera e propria opera d’arte tratta dall’omonimo romanzo della straordinaria Mazzantini e seconda direzione come abilissimo regista dello stesso Castellitto, che dimostra in questa circostanza tutto il proprio incredibile talento anche dietro la macchina da presa. E tra una pellicola e l’altra, come “La kryptonite nella borsa”, delizioso film napoletano del prima volta alla regia Ivan Cotroneo, interpretato da Luca Zingaretti, Valeria Golino e Cristiana Capotondi,”Il cuore grande delle ragazze”, prima notevole recitazione del giovane cantante emiliano Cesare Cremonini, “I primi della lista” di Rhoan Johnson e “L’industriale” di Giuliano Montaldo, non sono mancati gli incontri con volti noti, pubbliche autorità , vecchie volpi e veri e propri maestri del Cinema: dal genio romano Carlo Verdone al sindaco di Roma Gianni Alemanno, dall’ormai maturo Pierfrancesco Favino al segretario del PD Piero Fassino, ed ancora Renzo Arbore, Valeria Solarino, Giovanni Veronesi, Boy George, Sergio Solli, Elena Sofia Ricci, Renata Polverini, Luisa Ranieri, Michele Placido e tanti altri ancora. Cosa dire insomma, uno straordinario Festival del Cinema pieno di bellezza artistica, intense emozioni, spettacolare scenografia e elevatissima qualità cinematografica. Questi, a dispetto di chi vuol male, sono gli eventi culturali del nostro Bel Paese! Foto di Giuseppe SabellaAll rights reserved

 

4 risposte

  1. Un grande palcoscenico internazionale. Bella edizione, in parte migliore delle precedenti.
    La Cruz è favolosa!

  2. Nella moda come nel cinema siamo i primi. Certo non avremo l’industria cinematografica degli Stati Uniti, ma per narrazione, sensibilità ed interpretazione non abbiamo da invidiare niente a nessuno. Anzi…

  3. Nella moda come nel cinema siamo i primi. Certo non avremo l’industria cinematografica degli Stati Uniti, ma per narrazione, sensibilità ed interpretazione non abbiamo da invidiare niente a nessuno. Anzi…Bell’articolo, scintillante!

  4. Articolo molto appassionato. Il cinema americano non può assolutamente competere con i contenuti di quello italiano. Magari la sceneggiatura e la recitazione è migliore, ma i sentimenti che vogliono trasmettere le nostre pellicole sono unici.

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