Esclusivo: The Freak intervista Freaks! The series

di Daniele Urciuolo

Esclusivo: The Freak intervista Freaks! The series

di Daniele Urciuolo

Esclusivo: The Freak intervista Freaks! The series

di Daniele Urciuolo

“Un freak è e sarà sempre diverso e non troverà mai piena comprensione se non in altri freaks”.

Cos’è Freaks! The series? E’ una serie italiana di fantascienza, nata sul web e trasmessa dal 2012 anche in televisione. Trama: Un incidente porta Giulia, Marco, Andrea, Viola e Silvio, cinque ragazzi apparentemente normali, a fare il loro primo incontro, poco prima di subire un misterioso svenimento collettivo. I cinque si risveglieranno 4 mesi dopo, scoprendo di possedere capacità speciali e scoprendo inoltre di non ricordare nulla degli eventi di quest’ultimi mesi. Il gruppo cercherà quindi di scoprire le cause del loro “blackout” e il significato dei loro poteri, costretti nel frattempo a far fronte ad alcuni eventi molto strani.

The Freak intervista Giampaolo Speziale, leader del gruppo musicale About Wayne, tra gli ideatori di Freaks! The series, nonché interprete e autore della colonna sonora della serie. Sito internet Freaks

Intervista a cura di Daniele Urciuolo

Una web serie italianissima di fantascienza, che parla di ragazzi comuni con superpoteri. Dopo la prima stagione su Youtube, e dopo aver ottenuto vari riconoscimenti, ora siete sbarcati sul canale televisivo Deejay TV. Una bella soddisfazione per quattro giovani ragazzi di Roma, Matteo Bruno, Claudio Di Biagio, Guglielmo Scilla, Giampaolo Speziale. Come vi siete conosciuti?

Ricordo di aver conosciuto Claudio in un bar sciattissimo nella periferia nord-ovest di Roma. Ero lì con la mia ex-ragazza, sua carissima amica, e cercavo un giovane regista che non costasse molto per girare il videoclip di esordio della mia band, gli About Wayne. Lui arrivò in motorino, con degli occhiali orribili che subito vantò come i migliori che avessero mai disegnato. Non aveva ancora un canale YT (Youtube), solo un lavoro da montatore e una grande passione per ciò che faceva. Il clip lo girammo con lui e Matteo, suo amico e collaboratore da anni, e diventammo, nei mesi a venire, amicissimi. Matteo, già youtuber famoso da tempo, tra le sue conoscenze telematiche aveva un certo Willwoosh, che dopo qualche mese scoprii chiamarsi Guglielmo.

Freaks significa letteralmente “scherzi della natura”. Com’è nata l’idea di Freaks?

Io e Claudio ci sentivamo al telefono almeno una volta al giorno nel periodo di incubazione dell’idea di “Freaks!”. Erano passati mesi dal nostro primo incontro, e lui aveva già aperto il suo canale YT, con grande (bah!) successo. Un pomeriggio mi disse che da tanto sognava di realizzare una serie, e dato il largo seguito che lui e Matteo avevano, magari sarebbe stato interessante provare a farla su YouTube… Matteo, il più razionale del gruppo, aveva già cassato l’idea: “ci vuole un sacco di tempo e d’impegno per tirar su qualcosa di credibile” ci disse. Io, che ho sempre la testa tra le nuvole, appena sentite queste parole mi sono reso conto che avevamo una bomba tra le mani, che dovevamo far detonare immediatamente per evitare che qualcun altro facesse così tanto rumore prima di noi. Era solo questione di tempo. E’ partito così.

L’idea embrionale di Claudio era quella di alcuni “storpi” (ritardati, autistici, paralitici) con dei superpoteri. Chissà, magari avrebbe fatto ancor più successo.

Da profano del genere mi pare che voi siate grandi appassionati di fumetti, e di serie Tv come Heroes Misfits, Buffy, Flashforward. Cosa vi attira di queste storie?

Posso dirti ciò che attira me: sono convinto che ognuno di noi nasconda un superpotere, che nella maggior parte dei casi non attiva mai in tutta la sua vita. Vedere qualcuno che ci riesce ci fa sperare di riuscirci anche a noi, un giorno. Magari.

La sceneggiatura è curata da Guglielmo Scilla, in arte Willwoosh, una vera celebrità del web, com’è lavorare con lui?

E’ come lavorare con un ragazzo più piccolo di me, con i suoi pregi e difetti dettati da se stesso e dagli avvenimenti della sua vita, a cui voglio bene, col quale non sempre mi trovo d’accordo, del quale apprezzo molto la spinta a voler attivare il proprio superpotere ogni giorno.

La colonna sonora è opera tua? Come nasce una musica per questo genere di prodotto e a chi ti sei ispirato?

Siamo in quattro a curare la parte musicale: io, Daniele Giuili, Jacopo Antonini, Francesco Catitti. Abbiamo deciso di scrivere un tema per ogni singolo personaggio, un po’ come ha fatto Hans Zimmer nell’ultimo Batman. Da quelli di orchestrano delle suite, che vanno a tappezzare l’intera durata del montaggio. E’ davvero un lavoro enorme, passiamo le giornate e i mesi di fronte al computer, l’ispirazione è sicuramente oltreoceano, i vari Zimmer, Newman, Desplat li abbiamo ascoltati tanto, credo si senta. Ma cerchiamo di dare a tutto ciò che scriviamo una nostra impronta riconoscibile.

Vorrei sapere come mai avete pensato a Youtube come primo canale di distribuzione? Siete stati coraggiosi e avete compreso prima degli altri le potenzialità del web. Vi aspettavate un successo del genere?

Ci aspettavamo sicuramente una risposta rapida e corposa, essendo consci della portata dei nostri canali. Ma assolutamente non ci aspettavamo una risposta così positiva, e un’amplificazione così rapida. Sicuramente il coraggio di aver scelto per primi di fare una cosa così impegnativa senza una lira è stato notato e premiato.

Ora è uscito anche il libro di Freaks! The series, che svela le vite segrete dei protagonisti, tutto quello che nessuno potrà mai vedere nelle puntate. Siete diventati un prodotto commerciale. Siete in tour nelle Feltrinelli d’Italia per incontrare fans e firmare autografi. Come vi sentite? Come dei supereroi?

Credo che ognuno di noi abbia un pugno bello pieno di autostima, senza di esso determinate scelte difficili e azzardate non le avremmo mai fatte. Credo che già la fama su YouTube, a prescindere dai tuoi propositi, ti renda parte di un meccanismo “commerciale”. Per quanto riguarda il libro, è stato scritto da due ragazze molto capaci, racconta delle cose che mi sono divertito a leggere io, immagino che per un fan sia un ottimo regalo! Ai fan che conosco da tempo e che mi chiedono di autografare la loro copia, generalmente scrivo “ma guarda che non l’ho scritto io.”

Come avete pensato e strutturato i personaggi?

Molti dei personaggi sono stati pensati prendendo spunto da noi stessi, soprattutto quello di Claudio e di Andrea. Credo che quello che si distacchi di più dalla reale natura dell’attore sia il personaggio di Giulia (Ilaria Giachi). Guglielmo nella seconda stagione ha preso in mano le redini della sceneggiatura, e credo davvero che abbia fatto un ottimo lavoro, più profondo, su tutti i personaggi.

Ci sarà una terza stagione?

Ora come ora sto e stiamo ancora tutti lavorando sulla seconda, credo che attenderemo la fine della post-produzione per trarre considerazioni su un’eventuale terza. Però di certo mi piacerebbe dare un seguito, e magari un finale, a questa storia. Stiamo a vedere!

Qualche anticipazione? Altri omaggi a serie Tv americane?

Quest’anno abbiamo deliberatamente omaggiato Misfits, una serie inglese che adoriamo. Abbiamo addirittura fatto due giorni di set a Londra, nelle stesse location. Per il resto, stando attenti si colgono molti omaggi, ovunque.

Progetti futuri? Sogni nel cassetto?

Io sto attualmente scrivendo il nuovo disco con gli About Wayne, che sono già da tempo al centro della mia vita creativa, e non. A brevissimo usciremo con un nuovo singolo. Per il futuro con loro penso sicuramente all’estero, ma ancora siamo lontani dallo studio di registrazione, per ora continuiamo a scrivere, a riempirci la mente di propositi, e a preparare il nostro imminente tour italiano. Sicuramente un’altra passione che sgomita è quella delle colonne sonore, ti permette di sperimentare su tutt’altro piano emotivo, non dubito che continuerò a fare anche quello. I sogni nel cassetto in realtà coincidono con i progetti futuri! Gli altri tre soggetti (Claudio, Matteo, Guglielmo) stanno facendo anche loro di tutto per realizzare i propri sogni, credo che questo, assieme alla stima reciproca, sia il mastice che ci sta tenendo uniti nonostante il tempo che passa e le difficoltà che tutti i giorni incontriamo.

The Freak – culturalmente inusuale, invece è un progetto editoriale nato da giovani studenti e laureati per dare voce e spazio a giovani talenti nei vari campi dell’arte e della cultura, ma in modo non convenzionale, allontanandosi dagli stereotipi trasmessi dalla società civile odierna. Il nome letteralmente significa “colui che ha un comportamento inusuale, diverso”. Con l’articolo appunto. Cosa pensate di questa idea?

Non a caso il nome è lo stesso, credo che ci accomuni l’intento. Siamo parenti d’intenti, e quindi sposo la vostra causa. Nello stesso tempo sono convinto del fatto che oltre alla distinzione di razza, intenti, classe sociale, moda, stereotipi, possa in un mondo ideale vincere l’amore cosmico.

Onore a tutti i Freaks del mondo.

In bocca al lupo.

Crepi. Grazie e in bocca al lupo a te e a Freaks!

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