EMICRANIA

di Chiara Trombetta

EMICRANIA

di Chiara Trombetta

EMICRANIA

di Chiara Trombetta

EMICRANIA
Si può metadiscutere cinque,
sette ore a notte
(ché col giorno viene male)
eppure io
non potrò mai toccarti lì,
alla radice. Ne consegue
che mi rifarò sul paesaggio,
però con amarezza,
come avessi nell’armadio
la vesta perfetta per quella festa
a cui non mi si vuole e che plasmerò io
nelle pozze oleose della febbre.
E questo io in fondo mi nausea,
un’ampia serie di tanti mesi
lungo una catena fatta di io io io
Interminabile io.
Vivo con l’io
Muoio con l’io
Ma metadiscuto con te
e mezza pastiglia di moment
che mi imbavaglia il cervello
dritto al centro dolorante
mentre tu non scuoti noccioli
o matasse
perché tu pure
hai una vita fatta
interamente
di te.

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