La politica è morta?
No, è più viva che mai

La politica è morta?
No, è più viva che mai

Maggioranza e opposizione hanno trovato il modo di mettersi d’accordo
Se non è questa visione, se non è questa politica…

di Cecilia Bonacini

La politica è morta?
No, è più viva che mai

La politica è morta?
No, è più viva che mai

La politica è morta?
No, è più viva che mai

di Cecilia Bonacini
Politica

La politica è morta?
No, è più viva che mai

La politica è morta?
No, è più viva che mai

Maggioranza e opposizione hanno trovato il modo di mettersi d’accordo
Se non è questa visione, se non è questa politica…

di Cecilia Bonacini

A chi dice che manca una visione di lungo raggio, che manca la politica, noi rispondiamo che la visione e la politica ci sono, eccome se ci sono. L’obiettivo è cristallino: traghettare l’Italia fuori dalla crisi

Una crisi pandemica, economica ed – ebbene sì – anche politica. 

Si è detto e scritto che questo governo è stato reso necessario dal fallimento della politica. Mi sia consentito di non essere d’accordo. Nessuno fa un passo indietro rispetto alla propria identità ma semmai, in un nuovo e del tutto inconsueto perimetro di collaborazione, ne fa uno avanti nel rispondere alle necessità del Paese ….”. Così parlò il neo Presidente del Consiglio Mario Draghi nelle comunicazioni alle Camere per la ottenere la fiducia al suo Governissimo. E se lo dice lui – di certo non l’ultimo arrivato – forse dovremmo credergli o almeno rifletterci su

Crisi politica, generata dalla politica 

La conflittualità e la frammentazione sono i tratti distintivi del nostro sistema politico e non ci si dovrebbe stupire se queste caratteristiche si ripresentano di tanto in tanto nella vita quotidiana del Paese. Un disaccordo di un segmento della maggioranza di Governo ha portato alla caduta del Conte-bis. Ordinaria routine. Ricordiamo che si trattò di una questione di principio su una decisione di primaria importanza per i prossimi anni. C’erano in ballo la gestione di tanti soldi, e quindi di tante opportunità, ma anche il seguito della gestione dell’emergenza Covid, nonché l’impostazione stessa della macchina statale. Difficile minimizzare con un “Renzi che ha puntato i piedi”, a prescindere che si sia d’accordo o meno con le sue motivazioni. Ma anche se fosse effettivamente stato un “Renzi che ha puntato i piedi” sempre di scelte politiche si tratta, con le conseguenze del caso. Nulla di troppo strano

Una crisi politica durante una crisi pandemica

Il tempismo non è dei migliori, bisogna ammetterlo. Il concatenarsi di eventi pandemia mondiale-crisi economica-crisi politica ha però fatto rinascere un dialogo (più o meno costruttivo) che comunque è sintomo di democrazia, di una democrazia che funziona. Sono nati dibattiti agguerriti tra le forze politiche sul merito e sul metodo della gestione dell’emergenza pandemica. Ci si è confrontati, ci si è scontrati, dentro e fuori il Parlamento, ma si è anche deciso. Le decisioni sono state prese in solitaria, ma anche insieme. Maggioranza e opposizione hanno trovato il modo di mettersi d’accordo, almeno su alcune questioni urgenti ed importanti. Se non è questa visione, se non è questa politica…

Come si risolve la crisi politica? Con la politica

Se non ci fosse stata la politica di mezzo il governo Draghi si sarebbe presentato in total tecnici. Qui abbiamo invece una squadra di ministri molto politica, con dei pezzi grossi dei partiti. Le forze politiche che hanno appoggiato il nuovo Presidente del Consiglio hanno preso la decisione, tutta politica, di mettere da parte le divergenze per qualcosa di più grande di loro. Alcuni l’hanno fatto per strategia altri per senso del dovere, ma il dato è che hanno deciso e ora dovranno onorare questa scelta. La stabilità del Paese in questa delicata congiuntura dipenderà, come sempre, dalla politica.

A qualche mese dall’avvio del nuovo Governo Draghi, si è visto un proliferare di idee all’interno dei principali partiti, i quali si stanno riorganizzando in questa fase di transizione per arrivare pronti ai prossimi appuntamenti elettorali. In casa Pd c’è un nuovo capo politico, una nuova segreteria nazionale e un nuovo programma. Stesso discorso per il Movimento 5 Stelle, che ha messo Giuseppe Conte alla guida della rinascita del Movimento. Italia Viva sta studiando come sopravvivere con i pochi pezzi che restano sotto il suo controllo. La Lega, dal canto suo, è al lavoro per evitare una ulteriore dispersione di voti, proprio come Forza Italia. Infine, c’è il partito di Giorgia Meloni che si sta preparando per gestire l’esplosione di consensi e per arrivare a governare il Paese.

Siamo sicuri che la politica sia morta? Secondo noi potrebbe essere ancora in circolazione…

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