Da Ritorno al futuro a Terence Hill: Rovazzi sempre più regista della musica

di Fabrizio Grasso

Da Ritorno al futuro a Terence Hill: Rovazzi sempre più regista della musica

di Fabrizio Grasso
Da Ritorno al futuro a Terence Hill: Rovazzi sempre più regista della musica

Da Ritorno al futuro a Terence Hill: Rovazzi sempre più regista della musica

di Fabrizio Grasso

L’artista milanese invade Youtube con il videoclip del suo ultimo singolo, “Senza pensieri”, cantato con Loredana Bertè e J-Ax. Un lavoro girato a Hollywood che unisce cinema, videogiochi e pop.

Cinemusica. Potrebbe definirsi così il successo di Fabio Rovazzi, nato come youtuber e ormai sulla cresta dell’onda del panorama discografico italiano. Il termine risulta come perfetta commistione tra le hit dell’artista milanese e la sua incontenibile passione per il cinema (grande fan di Star Wars ed Harry Potter). Il risultato? Non videoclip, ma veri e propri cortometraggi con una trama degna di Hollywood. Con il suo nuovo lavoro, Senza pensieri, il cantante lombardo ha preso in prestito dalla culla del cinema mondiale però anche il set e alcuni operatori. Sede di realizzazione sono stati infatti gli Universal Studios di Los Angeles, teatro di capolavori come Jurassic Park di Steven Spielberg e Ritorno al futuro di Robert Zemekis. A coadiuvare il cantante, che del videoclip è anche regista e sceneggiatore, il costumista Christian Cordella, che ha collaborato con kolossal del calibro di Avengers e Hunger Games, al momento impegnato con Avatar 2 al fianco di James Cameron.

Il video di Senza Pensieri è uscito lo scorso 1 Agosto 2019

LA SAGA DISCOGRAFICA

Prendendo in prestito la terminologia Marvel, potremmo parlare persino di Rovazzi Cinematic Universe, dato che la trama di Senza pensieri parte esattamente dalla fine del suo predecessore, Faccio quello che voglio. In questo “sequel musicale” il protagonista è sempre lui, Rovazzi, che, appena uscito di prigione su cauzione, si trova in un bar a sorseggiare whisky. Sullo sgabello accanto, ecco il primo degli ospiti d’eccezione, ormai una costante dei lavori dell’artista milanese: Paolo Bonolis. Il conduttore lo avverte di un complotto che si cela alle sue spalle, invitandolo a prestare attenzione a tutto ciò che lo circonda. Quando durante il sonno un macchinario futuristico preleva dal collo del cantante la sua linfa vitale, lo spettatore viene catapultato in una città fluttuante e solo ora possono partire le note del singolo, cantato insieme a Loredana Bertè e all’amico J-Ax. I richiami al cinema e ai videogiochi non mancano, dalla scritta iniziale che ricorda quella del videogame Cyberpunk 2077, in uscita il prossimo anno, all’hoverboard rosa di Marty McFly di Ritorno al futuro II.

Il capitolo precedente della “saga”, uscito lo scorso 13 Luglio 2018

LA TRAMA

«La gente è abituata a essere distratta», aveva dichiarato Rovazzi in un’intervista a Rolling Stone lo scorso luglio, «Non si rende conto delle possibili azioni collettive per sistemare emergenze vere come i rifiuti o il riscaldamento globale». Sono proprio questi due i temi su cui l’artista e i suoi colleghi Bertè e J-Ax vogliono portare l’attenzione delle masse. La plastica nei mari e il cambiamento climatico, mai come ora al centro dell’interesse di pop star italiane e non, sono infatti i moniti citati nei versi del ritornello che già da qualche mese martella nelle orecchie di tutti i radioascoltatori.

IL CAST E LA POST-PRODUZIONE

Nel cinema di Rovazzi posto di rilievo è occupato indubbiamente dal cast. Se in Faccio quello che voglio le star erano state Diletta Leotta, Eros Ramazzotti, Carlo Cracco, Massimo Boldi e Roberto Pedicini (doppiatore di Kevin Spacey e voce narrante di vari documentari), nel nuovo cortometraggio ecco apparire, oltre al già citato conduttore Mediaset, il suo collega Rai Fabio Fazio, Gigi Marzullo, l’ex pilota Max Biaggi, Enrico Mentana, Maccio Capatonda e nientemeno che Terence Hill. C’è spazio perfino per la nuova fidanzata del cantante milanese, la youtuber da 600mila follower Karen “Kokeshi” Rebecca Casiraghi, nei panni di una giovane laureata. A farla da padrone è però, come sempre, la ricca dose di post-produzione, con effetti speciali da sala cinematografica. Gli sbalzi visivi che ricordano Matrix, i corridoi di laser dei vecchi Resident Evil e persino la piazza centrale del comune di Hill Valley del film di Zemekis del 1985 non sfuggiranno ai cinefili più accaniti.

Il secondo capitolo della saga di Rovazzi (si preannuncia già il sequel grazie al “To be continued” finale), è il paradiso per gli amanti del cinema e del mondo dei videogiochi, oltre che per coloro che fanno dell’ironia il piatto quotidiano. Il tutto accompagnato da un ritmo divertente e orecchiabile, da vero tormentone estivo.

Perché Fabio Rovazzi non è soltanto un cantante. È un regista, uno youtuber, un attore, un nerd. Il tutto unito nel suo personalissimo genere: la cinemusica.

di Fabrizio Grasso, all rights reserved

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