Color Fest 9:
edizione da record

Color Fest 9, un’ altra edizione da ricordare

Il Festival di Musica indipendente più atteso del Sud Italia si conferma in un’edizione da record

di Giulia Covelli

Color Fest 9:
edizione da record

Color Fest 9, un’ altra edizione da ricordare

Color Fest 9, un’ altra edizione da ricordare

di Giulia Covelli
Color Fest 9

Color Fest 9:
edizione da record

Color Fest 9, un’ altra edizione da ricordare

Il Festival di Musica indipendente più atteso del Sud Italia si conferma in un’edizione da record

di Giulia Covelli

Color Fest 9.

Entertainment is business, scrive qualcuno sui cartelloni pubblicitari di Roma a Valle Giulia.

Entertainment is business, a ricordare forte, con prepotenza, un anno e mezzo in cui i lavoratori dello spettacolo sono stati costretti all’immobilismo e con loro l’anima di quel pubblico che nell’arte trova senso ed un modo per condividere bellezza.

Ci è voluto un anno e mezzo, per iniziare a vedere la luce in fondo ad un tunnel che sembrava infinito. Grazie a vaccini e green pass si è tornati d’estate alle piazze, ai cinema all’aperto, alla musica dal vivo.

Ci è tornato chi ha lavorato sodo oltre gli ostacoli della pandemia, chi nel tunnel non ci si è fermato, avendo come obiettivo solo il momento in cui avrebbe incontrato di nuovo un pubblico davanti ai propri occhi, chè la musica è un miracolo che si compie con i battiti e negli sguardi e non in live streaming.

Il Color Fest, Festival di Musica indipendente che Rolling Stone ha definito come “Tra i migliori festival italiani dell’estate”, ha raggiunto quest’anno, nonostante l’emergenza sanitaria, la sua nona edizione da record.

Il 12 e il 13 agosto, nel suggestivo scenario dell’Agriturismo Costantino di Maida (CZ), si è tornati a respirare il sapore della musica dal vivo in Calabria.

Teli colorati stesi sul grande prato a due passi dalle Spiagge del Vento di Lamezia Terme, per riabbracciare il meglio della scena musicale indipendente italiana in un Festival ideato e diretto da “Che cosa sono le nuvole”.

Due date già sold out a due mesi dall’evento, due giorni di live, due palchi, eventi collaterali e dj set, con una line-up che ha unito le migliori realtà musicali nazionali nella loro unica data calabrese, perché esserci, in un momento storico così particolare, diventa “Una questione di qualità”, come recitava il sottotitolo di questa nona edizione.  

Color Fest 9

«Vivere il festival è una questione di qualità non solo in termini artistici – raccontano gli ideatori – ma organizzativi: la location immersa nel verde, l’attenzione alla sostenibilità ambientale, la qualità del food e del beverage e poi soprattutto il ritorno alla socialità, allo scambio e al confronto».  

Sono stati due intensi giorni quelli di Color Fest con un’affluenza di pubblico da tutta Italia, arricchito quest’anno, per la sua IX edizione, da una preview internazionale con Stuart Leslie Braithwaite, frontman di Mogwai, a cantare i grandi successi della band scozzese regina del post rock.

Un cartellone eterogeneo capace di unire pubblici e stili diversi, tra grandi conferme e nuove scoperte, come la giovane ed amatissima Ariete: è  suo il  singolo “L’ultima Notte”, un nostalgico e leggero racconto di fine estate, colonna sonora della terza stagione di Netflix “SummerTime”.

Sul palco anche Aquerell, che ha firmato il suo esordio proprio davanti al pubblico del Color 9, e i McKenzie in uscita con il loro ultimo album, Zooloft, nel giorno della loro performance al Festival.

Tra le tante esibizioni anche Cimini e Praino che hanno presentato nella loro terra per la prima volta le loro ultime uscite.

 A calcare la scena anche Lundini + VazzaNikki, Nicolò Carnesi, Emma Nolde, Generic Animal, Post Nebbia, e i vincitori del contest “Supernova” in collaborazione con Tunecore: Marat e Lapara.

Attesissimo per il 13 agosto Venerus, artista poliedrico che ha firmato uno degli album più apprezzati del 2021, “Magica Musica”: 16 tracce, di cui 12 coprodotte con Mace e diverse collaborazioni, che si fanno strada in un immaginario futuro cosmico.

Un live che ha confermato la capacità di Venerus di far vivere una vera e propria esperienza sensoriale metafisica e immersiva.

Tutte date uniche in Calabria, tra grandi conferme della musica italiana e nuove proposte, in linea con l’identità di Color, che negli anni ha contribuito a lanciare nella scena musicale giovani talenti dal calibro di Calcutta, Dimartino e Colapesce, La Rappresentante di Lista e Coma Cose, per citarne alcuni. Ad accompagnare il pubblico da un live all’altro la musica di Fabio Nirta.

«È stata una IX edizione indimenticabile che ha registrato due sold-out con due mesi d’anticipo – commenta il direttore artistico Mirko Perri –  13 esibizioni in due giorni, un’organizzazione attenta, nel rispetto delle norme anticontagio. Non era facile, ma ce l’abbiamo fatta […] I luoghi della cultura in genere, se vengono rispettate le regole, sono luoghi sicuri”.

Chiude così Color Fest 9 che già si prepara al suo primo importante compleanno, il decimo, preannunciando a sorpresa le date del 2022: 11, 12 e 13 agosto. Perché la musica non si ferma.

«Color ha sempre avuto l’idea di essere un viaggio nel lungo periodo – conclude Mirko Perri -. Finire un’edizione annunciandone un’altra per noi significa proprio questo, il fatto di guardare già al futuro, un futuro fuori dalla pandemia, e una decima edizione che per la prima volta vedrà il Color Fest svilupparsi su tre giorni».

Un applauso a chi ci ha lavorato, a chi non si è fermato, a chi ha saputo fare di questo Festival un fiore all’occhiello tra i Festival musicali del Sud Italia.

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