Ci sarà un nuovo ordine, color crema nuovo,
le pareti che reggono cornici scorci almeno loro, come
t’affacci a vedere calmo il mare
dal lettino.
Ci accorderemo per un nuovo disordine, come negli
anni che mi hai insegnato
che orma e grandezza non sono la stessa cosa,
ma di quando lasci la cena coperta, hai sempre
davanti la mia nuca che un passo indietro,
tu
sempre,
hai fotografato,
voli e precipizi, la mano che fotografava.
Io non la vedevo, malriposto l’occhio ovunque
il binocolo-tempo,
quando tu passavi
chiudendo gli occhi ai roseti.
di Giovanni Sommavilla, all rights reserved
In copertina, immagine di Tiziano Lettieri