Chissà se servi a qualcosa.

di Bruna Piacentino

Chissà se servi a qualcosa.

di Bruna Piacentino

Chissà se servi a qualcosa.

di Bruna Piacentino
Avanzi di aspri limoni d’inverno
mi nausei, mi nausei allo stremo,
perchè è vano ogni tentativo
di scuotermi a terra, di dirmi “sveglia!”
E’ piuma scagliata sul vetro.
Potresti afferrarmi le dita
catartica,
sul ciglio dell’inferno,
per ogni pensiero mortifero
di resa assopita
di voce strozzata, e pianti di satira
pagliaccia ironia di uno specchio
troppo vicino ai bordi del letto.
Ma ti muoio inutile
mirandoti inchiostro e parole.
Chissà, se servi a qualcosa.
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