CAFÈ SOCIETY, IL RITORNO CINICO DI WOODY ALLEN

di Natalina Rossi

CAFÈ SOCIETY, IL RITORNO CINICO DI WOODY ALLEN

di Natalina Rossi

CAFÈ SOCIETY, IL RITORNO CINICO DI WOODY ALLEN

di Natalina Rossi

Cafè Society, l’ultima commedia di Woody Allen, riporta sullo schermo il tocco ironico nel racconto esasperato di certi sentimentalismi del maestro del cinema.

Dopo quattro anni di cose già dette, di visioni ideali frammentate e inespresse, di occasioni mancate (basta una piccola torsione di collo per capirlo: Irrational Man), l’implacabile Woody confeziona una pellicola elegante e raffinata nella completezza di tutti gli elementi che lo contraddistinguono: la società americana dentro abiti in pailettes, disquisizioni febbrili e nevrotiche sul sesso e la religione, inevitabili gangster e inevitabili sentimentalismi patetici. Resi tali con una precisione chirurgica e tenera. Tutto questo dentro il mondo hollywoodiano, sfacciato ed esasperato nell’esposizione della sua vacuità, e quello ebraico, che viene fuori con carattere e decisione.

Jesse Eisenberg indossa i panni di Bobby, o forse si mette addosso Woody con una giovinezza di corpo che non nasconde la scelta del regista di proiettarsi in mezzo al film. E così, l’alter ego di Woody sintetizza una certa idea di vita del regista, che prende forma dentro una frase: “La vita è una commedia scritta da un sadico commediografo”. Ed è proprio questa commedia sadica e di un romanticismo leggero che ci fa ritrovare il mondo di Allen dentro i suoi film.cafe-society

La storia d’amore tra Bobby e Vonnie (Kristen Stewart) racconta un desiderio incompiuto vissuto con un’ingenuità che fa quasi tenerezza. L’idea di un amore, che è l’unico, e per sempre resterà.

Ed è proprio qui che l’occhio di Allen torna a farci sorridere. Perché, in tutto quel romanticismo patetico, si nasconde il suo cinismo incantato. Perché bisogna crederci nelle cose, soprattutto quando si è cinici e disillusi. Allora ci credi più forte, e ti puoi pure permettere una commedia così ingenua e a tratti ridicola che fa commuovere e sorridere. Per i toni, i colori, gli sguardi commossi, le nevrosi disperate, gli abbandoni solenni, e i ricordi ineluttabili.

Woody è tornato con un pizzico di nostalgia a salutarci, e noi abbiamo lasciato la sala con il sorriso autentico che solo certe cose familiari ti stampano sulla faccia.

di Natalina Rossi, all rights reserved

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