Bif&st: il potere delle donne e del racconto

di Alessandra Carrillo

Bif&st: il potere delle donne e del racconto

di Alessandra Carrillo

Bif&st: il potere delle donne e del racconto

di Alessandra Carrillo

Bif&st, tra gli oltre 300 eventi, documentari in rassegna ed incontri con donne forti

Bif&st 2017: a Bari masterclass di rilievo e premi importanti

Bif&st 2017 è stato un’occasione per assistere ad  anteprime importanti di film stranieri e nostrani, tra cui I figli della Notte di Andrea de Sica, Taranta on the Road di Salvatore Allocca e La ragazza dei miei sogni di Saverio di Biagio o vedere bei film già in sala come Le ultime cose di Irene Dionisio o Socialmente Pericolosi di Fabio Venditti, che raccontano storie profonde e vere di un’Italia da nord a sud, quella stessa Italia che un po’ viene presa in giro nelle sue abitudini da Omicidio all’Italiana di Maccio Capatonda e Smetto quando voglio Masterclass di Sydney Sibilia. Tutti gli appuntamenti seguiti dagli incontri con i protagonisti.

Corallo e Gassman
Fabrizio Corallo e Alessandro Gassman

Ma impossibile parlare di tutte le proiezioni e gli incontri del Festival di Bari: erano tantissimi, dal panorama internazionale ai film dedicati alla sezione cinema e scienza e ad un’iniziativa di Medici senza frontiere (Msf), partner del festival; da una serie di quattro film dedicati ad Antonio Gramsci nell’ottantesimo anniversario dalla morte ad un ricordo di Totò, nel cinquantenario della scomparsa;  dall’ItaliaFilmFest (di alcuni film italiani abbiamo già parlato) a importanti documentari che hanno raccontato, assieme ai film parte della folta retrospettiva a loro dedicata, i due grandi del cinema italiano Vittorio Gassman e Dino Risi: “Vittorio racconta Gassman. Una vita da mattatore” di Giancarlo Scarchilli – regista anche di “Alessandro Gassmann. Essere Riccardo… e gli altri”, amico caro di Vittorio e della famiglia Gassman – e “Dino Risi Forever. Cento anni ma non li dimostra” di Fabrizio Corallo, giornalista che ama raccontare davvero i grandi personaggi della cultura italiana. Lo stesso Corallo ha infatti scritto un programma fortemente voluto da Renzo Arbore e presentato da Lella Costa che ieri 10 Maggio ha fatto il suo debutto con la prima puntata su RaiStoria: “Mariangela!”- appuntamento in tre puntate dedicato a Mariangela Melato, grande attrice e grande donna a cui anche il festival ha dedicato un premio importante.

E proprio alle donne di questa edizione va un plauso speciale, con Margarethe Von Trotta presidente del Festival e regista famosa tra gli altri per Rosa Luxemburg e Hannah Arendt, film che hanno raccontato donne tenaci nel loro pensiero e nelle loro azioni:

“Non l’ho fatto per raccontare le donne di per sé, non sono stata femminista perché volevo farlo e basta, ma perché vedevo la realtà attorno a me. Io vedo il mondo come lo sento, perché ho avuto tanti ostacoli, e sono gli ostacoli che toccano tutte le donne. Devi prima capire cosa vivi e poi provare a partire da questo”

afferma la regista tedesca, che iniziò come attrice

“ma furono i film di Bergman a farmi capire che cos’era il cinema e che avrei voluto fare la regista, anche se all’epoca non era facile, non esistevano registe donne a parte Agnès Varda e poche altre. Così ho preso lezioni di teatro, ho iniziato a fare l’attrice, ho recitato tra gli altri per Fassbinder e per mio marito Volker Schlöndor, finché nel 1977 sono finalmente riuscita a dirigere il mio primo film.”

VonTrotta Laudadio Ardant
Margarethe Von Trotta, Felice Laudadio e Fanny Ardant

Un cammino importante, raccontato nella MasterClass tenuta assieme a Fanny Ardant assieme a cui aveva girato in Italia il film, “Paura e amore”(1986) che vedeva tra le protagoniste anche Greta Scacchi, a cui un’altra MasterClass è stata dedicata in questa edizione del Bif&st, in cui anche lei confessa di seguire più il metodo Mastroianni che il “metodo” De Niro e racconta del vantaggio del suo inglese madrelingua (trasferitasi da piccolissima in Australia) che l’ha portata fino ad Hollywood e Robert Altman.

L’affascinante attrice francese invece era a Bari anche per l’anteprima del suo film Le divan de Staline, con un Gérard Depardieu a interpretare questa metafora sul potere ed il dubbio su cosa perdiamo della nostra anima dinnanzi ad esso. Bellissima lei, che raccontava del suo relazionarsi a grandi come Truffaut, Scola e Mastroianni.

Carrillo e Villoresi
Alessandra Carrillo con Pamela Villoresi

Altri ricordi stupendi raccontati da un’altra donna forte del teatro italiano, Pamela Villoresi nella chiacchierata sul “Mestiere dell’attore”: ricordava Vittorio Gassman – assieme a cui aveva recitato Desdemona nell’Otello – e la sua passione per la dizione “la dicitura del verso era irrinunciabile per lui” mentre quando entrava in scena aveva un tale carisma “era una forza dell’arte, del teatro, della natura”. Ma la Villoresi ha raccontato anche del suo lavoro di scavo su un altro personaggio femminile molto forte, Medea, e di quanto lei stessa abbia rischiato di dare i numeri portandolo in scena, sì ad intervalli, ma comunque per sei anni:

“Bisognava tirar fuori la rabbia, l’abbandono, infilarsi nei buchi neri delle proprie angosce. Per far vivere il personaggio bisogna essere generosi perché si compia la catarsi così che il pubblico sia preso”.

Rifacendosi invece ai suoi lavori più recenti al cinema ha menzionato Sorrentino, grazie a cui ha ritrovato il piacere di fare cinema, ed il film in uscita il 18 maggio di Alessandro Aronadio “Orecchie”, che rappresenta una buona nuova epoca di cinema italiano ironico, divertente ed un po’ folle e, a detta di Piera degli Esposti, “un film che merita il bianco e nero”.

Menzione speciale anche per Chiara Caselli, attrice, sceneggiatrice e regista che ha presentato anche il suo “Molly Bloom”, un cortometraggio che tesse un racconto cinematografico dell’ultimo capitolo dell’Ulisse di James Joyce: una Penelope originale, una donna salvata dall’immaginazione in un fascio di pensieri notturni tra valzer e chiaroscuri che tornano alla luce felice di un giardino dell’Eden, dopo aver passato in rassegna le preoccupazioni del quotidiano della propria vita, quella del marito e della figlia in un continuo inarrestabile riflusso interiore nel suo attaccamento disperato alla vita.

La Caselli, anche presidente della giuria del pubblico, ha poi commentato

“Il Festival è stato sorprendente, con un pubblico appassionato e competente, una partecipazione incredibile e film molto belli, che ho avuto modo di vedere come presidente di giuria. E poi… a Bari si mangia da Dio!”.

Nulla da ridire, ovviamente.

“Molly Bloom”, cortometraggio di Chiara Caselli

Anzi, forse importante sottolineare come i vari incontri abbiano allo stesso modo fatto emergere anche dei temi comuni, da tenere in considerazione per sviluppi futuri. Più volte nel corso delle chiacchierate, infatti, si è fatto rifermento a che la storia del cinema italiano fosse studiata nelle scuole ed in tanti hanno poi richiamato all’importanza del cinema di genere a cui forse ci sarebbe bisogno di tornare con più attenzione: è stato un certo tipo di cinema che ha caratterizzato il nostro essere italiani. E che sia magari di buon augurio a tutto quello che verrà e che magari sarà anche possibile realizzare nella stessa Puglia, grazie ai fondi messi a disposizione e presentati dall’Apulia Film Commission, sempre molto dinamica nell’incentivare nuovi progetti.

Infine, il laboratorio teatrale e quello dei linguaggi delle immagini e dei suoni hanno poi permesso anche un momento di studio ai giovani che si sono avvicinati al Festival, giunto meritatamente alla sua ottava edizione e ½ . Citazione Felliniana, per un festival – prodotto dalla Fondazione Apulia Film Commission – di alto calibro con 300 eventi in otto giorni, in 12 sale e con la partecipazione di 75mila spettatori. Encomiabile l’opera dell’ideatore e anima del Festival Felice Laudadio che anno dopo anno vede sempre più il Bif&st come la “Casa del Cinema Italiano”: appuntamento quindi ad Aprile 2018 per un Bif&st che lo stesso Laudadio anticipa dedicato ad un autore/autrice internazionale e vivente. Non vediamo l’ora di tornare in Puglia!

Ecco il link al primo articolo dedicato al Bif&st!

A Bari, il Bif&st inizia in grande stile

di Alessandra Carrillo, all rights reserved

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli Correlati